BRINDISI- Non è quasi mai andato a lavoro, e quando ci andava restava solo per pochissimo tempo. Beccato dalla guardia di finanza di Brindisi un dipendente comunale, titolare anche di una storia pizzeria brindisina. Ai domiciliari finisce anche il collega che avrebbe timbrato al suo posto il badge. Per altri due dipendenti comunali è stata richiesta l’interdizione dal pubblico impiego, sarà il gip a decidere per le loro.
A finire nella rete delle fiamme gialle Giuseppe Larocca, 59 anni, impiegato presso il centro anziani di Bozzano, ma anche titolare di una famosa pizzeria e friggitoria brindisina, difedi dall’avvocato Mauro Masiello. Nei guai anche il collega Luigi Antonino, 59 anni, difeso dall’avvocato Luca Leoci, che avrebbe timbrato al suo posto. Le indagini riguardano l’anno 2015 e 4 mesi del 2016. Pedinamenti, registrazioni sino al giorno delle fine delle indagini, quando durante un controllo presso la sede comunale pur risultando presente sulla carta, il 59enne si trovava invece al bar dell’Ikea a Bari.
Nei casi accertati, circa 233, il dipendente pur avendo timbrato il cartellino era in altri posti, molto spesso nella sua pizzeria del centro, ma anche fuori città a Lecce o a Bari per faccende personali. La maggior parte delle volte era il suo collega a timbrare per lui, che a lavoro non si sarebbe neanche presentato. Quando l’amico era in ferie, ci avrebbero pensato gli altri due colleghi, 12 episodi per uno, e 4 per l’altro.
Per gli episodi non verificati con registrazioni video e pedinamenti, i militari coordinati dal pm Valeria Farina Valaori, hanno consultato i tabulati telefonici, incrociando gli orari e i giorni, nonostante l’uomo risultasse a lavoro nelle medesime ore il suo cellulare localizzava posti e città completamente diverse.
Il danno stimato per il Comune di Brindisi è di 25mila euro, il gip ha autorizzato il sequestro preventivo di circa 22mila euro a Larocco, proprietario di alcuni auto di lusso.
Larocca e Antonino sono accusati di truffa in concorso ai danni di un ente pubblico. Le indagini della Guardia di Finanza proseguono per quantificare il danno complessivo nei confronti del Comune in base alla possibile incompatibilità di Larocca a essere anche il titolare di un’attività commerciale.
Lu.Po.
E’giusta e comprensibile tutta l’indignazione che leggo nei commenti. Ma sarei curioso di sapere se cotanta indignazione e coraggio si manifestasse leggendo la notizia riportata sul link seguente: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/29/tiziano-renzi-il-gip-di-genova-archivia-linchiesta-per-bancarotta-come-chiesto-due-volte-dal-pm/2943812/.
Che strano, in questo caso non fanno mai conferenze stampa: chissà perchè…….
DOVREBBE ESSERE LICENZIATO ANCHE IL SUO DIRETTO SUPERIORE E RIMPROVERATI I COLLEGHI OMERTOSI
Un po’ di comprensione: già portare avanti una pizzeria non è facile, volete pure ossessionarlo col lavoro di ufficio?
L I C E N Z I A R E.e l’unica.soluzione.
Se lo fanno nel resto d’Italia non poteva non mancare Brindisi e se si indaga bene chissà quanti ne escono
C’e’gente che cerca lavoro dalla mattina alla sera e poi sentiamo di questi parassiti. Che schifo. E’ una indecenza, un plauso alle forze di polizia che possano scoprirne il più pissibile.