BRINDISI – «Non appena avremo la notifica della segnalazione partita dall’Asl di Brindisi in merito ai presunti sabotaggi ai danni dell’impianto degli ascensori dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, certamente apriremo un’inchiesta». Lo annuncia il procuratore capo della Repubblica di Brindisi, Marco Dinapoli, quando è passato da poco il 25 dicembre.
La dichiarazione del magistrato arriva a pochi giorni da quella della dirigenza dell’azienda sanitaria locale che, dopo i convulsi giorni a ridosso di Natale col sistema degli elevatori completamente in tilt, ha denunciato i presunti danni volontari ai propria ascensori che tanti disagi hanno provocato nel personale e nell’utenza del presidio ospedaliero alto, per inciso, 10 piani.
A chiarire lo stato delle cose in casa Perrino ci ha pensato, ieri, Stefano Rossi, direttore amministrativo dell’azienda. «Grazie al piano di manutenzione straordinaria messo in opera nelle ultime ore dall’azienda che ha in carico il corretto funzionamento degli impianti degli ascensori, la Kone spa, abbiamo superato la fase emergenziale verificatasi a pochi giorni dal Natale e durata 48 ore in tutto. Grazie al lavoro dei tecnici, inoltre, non abbiamo solo ottenuto un ripristino quasi totale del servizio ma siamo riusciti anche a rintracciare l’origine dei guasti a catena che hanno colpito il sistema di elevatori dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. Per questo abbiamo trasmesso alla Procura della Repubblica di Brindisi le relazioni stilate dai nostri professionisti e da quelli della Kone in merito ad alcuni casi di incidente che non sono del tutto chiari: abbiamo, a questo punto, il fondato sospetto che dietro ad alcuni di questi episodi ci possa essere una longa manus esterna, una volontà di creare un caso, un polverone, proprio attorno agli ascensori del Perrino, a pochi giorni dal passaggio di consegne tra la ditta che gestiva prima gli impianti e l’attuale che, tengo a sottolinearlo, ha fatto registrare un risparmio, per le casse dell’Asl di Brindisi, di circa 480mila euro. Ora i magistrati stanno facendo il loro lavoro per chiarire queste situazioni poco trasparenti e ricercare, ove ve ne fossero, le responsabilità per i disagi arrecati». Si dovrà aspettare, comprensibilmente, il nuovo anno per avere qualche informazione in più sull’evoluzione della faccenda, con gli sviluppi che arriveranno, come annunciato da Dinapoli, dalla Procura.
Maurizio Distante
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