Dimissioni del direttore generale della Asl, i sindacati chiedono una nuova programmazione per la sanità brindisina

BRINDISI- Dimissioni del direttore generale della Asl di Brindisi, i sindacati chiedono una nuova programmazione per la sanità brindisina.   “Rispettiamo le ragioni strettamente personali delle dimissioni, francamente inimmaginabili ad appena un anno dalla sua nomina ed anche perché, solo pochi giorni fa, ci eravamo confrontati sulla Missione 6 del PNRR- dice Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi- Sono dimissioni che aggiungono ulteriore problematicità alla serie di situazioni emergenziali del sistema sanitario brindisino che pare dirigersi verso il continuo depauperamento di risorse umane destinate alla cura della salute pubblica. La prima delle emergenze, infatti, denunciate anche dallo stesso Dott. Roseto lo scorso dicembre, è la  tragica carenza di organici che rende pressoché impossibile garantire i servizi di assistenza e, più gravemente, di emergenza-urgenza. La Cisl da lungo tempo denuncia una crisi della sanità territoriale assurta a sistema e rispetto alla quale chiama le Istituzioni a fare quadrato, non già a limitarsi a semplici proclami di interventi futuribili. Anche per questo al succitato tavolo di concertazione, il 14 febbraio scorso abbiamo sostenuto che qualora si dovesse mancare l’occasione del PNRR sarebbe a rischio l’intero Servizio sanitario nazionale perché l’emergenza sanitaria si potrà affrontare solo ripristinando la medicina territoriale e spostando l’attenzione da un sistema ospedalocentrico ad un sistema di cura caratterizzato dalla prossimità”. Anche per la CGIL le dimissioni di Roseto sono solo la punta di un iceberg di un sistema sanitario in crisi e per il quale serve una nuova programmazione. “Fermo restando il rispetto per la persona e la sua scelta, è urgente programmare una giusta azione prospettica per la ricostruzione di un Sistema sanitario brindisino in cui la Regione e la Direzione Strategica della Asl devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti di tutta la popolazione- dice Antonio Macchia, segretario generale della CGIL Brindisi- Le defaillance del sistema sanitario brindisino non possono, oltretutto, essere ascrivibili solo al Direttore Generale ma vanno ripartire anche a chi ha avuto ruoli strategici e potrebbe non aver contribuito al meglio al raggiungimento degli obiettivi richiesti. Occorre insomma andare più in profondità per fare una giusta analisi propedeutica ad elaborare con concretezza e razionalità ogni provvedimento che si renderà necessario. Ora, è il tempo della programmazione ed ognuno si assuma le proprie responsabilità sulla situazione “catastrofica” in cui versa la ASL brindisina”. Tre la medesima conclusione anche  Fabrizio Caliolo, segretario generale della UIL Brindisi. “La notizia delle dimissioni del DG della ASL di Brindisi Roseto lascia l’amaro in bocca a quanti tengono alle sorti di Brindisi e di questo territorio. Da tempo la Sanità brindisina è in difficoltà, già da ben prima dell’avvento della pandemia e della pressione insostenibile che l’emergenza Covid ha creato a molti lavoratori del Pianeta Salute- dice Caliolo- Da qui un acuirsi di disservizi in termini di Livelli di Assistenza ai cittadini e qualità dei lavoratori sanitari. I vari Piani regionali di Riordino ospedalieri e dei servizi che si sono progressivamente alternati con governi regionali di varie parti politiche hanno reso assolutamente inidonea l’offerta di sanità pubblica al territorio brindisino. È accaduto in tutti i territori di Puglia ma qui a Brindisi in modo pesante e marcato per le caratteristiche strutturali proprie di questa Terra. Il Perrino è costantemente in emergenza. Sono dinamiche complesse, a tratti irrisolvibili da un solo Dirigente, che hanno fortemente messo alla prova il dimissionario DG e che creeranno tensioni inevitabili anche a chi gli succederà. La soluzione non può limitarsi alla individuazione di una nuova figura di guida della Azienda Sanitaria Locale pur esperta e prestigiosa possa essere. Occorre una riforma d’insieme ed una presa di coscienza forte e decisa da parte delle Autorità Regionali sul caso Sanità Brindisi”.

BrindisiOggi

 

 

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