Dopo diffida a Versalis, Legambiente: “Finalmente l’amministrazione assume una posizione ferma e motivata”

BRINDISI – Dopo le diverse accensioni della torcia, il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, diffida Versalis e manda gli atti in Procura. Legambiente: “Finalmente, dopo tanti anni, l’amministrazione comunale di Brindisi assume una posizione ferma e tecnicamente motivata in merito alle continue sfiammate in torcia nel petrolchimico di Brindisi”.

L’atto del Comune fa riferimento agli ultimi episodi di sfiammate (28 aprile, 3 giugno, 20/21 luglio, 18/19 settembre.) Ma proprio sull’ultimo episodio, il sindaco Rossi ha chiesto chiarimenti all’Arpa. Da qui è emerso che l’impianto di cracking P1CR è andato in blocco a causa dell’alta temperatura che in sette minuti è passata da 33 gradi a 40 gradi, temperatura che sarebbe stata difficile raffreddare in quanto ci sarebbe stato un filtro intasato sul circuito acqua, o un errore durante le fasi di manutenzione.

“Versalis – afferma Legambiente Brindisi – non ha adempiuto a quanto riportato nella diffida e del tutto immotivata è l’attribuzione del blocco del compressore ad un surriscaldamento impossibile in rapporto alla differenza tra la temperatura nel compressore e quella esterna”.

“Legambiente conferma il pieno sostegno alle iniziative istituzionali che tendono ad impedire i continui “incidenti” ed i danni ambientali conseguenti e chiede che si intensifichi l’azione tesa a favorire la sostenibilità e tecnologie innovative nei processi industriali del petrolchimico, all’interno del quale Eni è necessario che investa in quella chimica verde altrove dalla società magnificata” concludono.

BrindisiOggi

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