BRINDISI- Difficoltà organizzative al Perrino, i medici proclamano lo stato di agitazione. Le organizzazioni sindacali che rappresentano oltre il 90% degli iscritti dirigenti medici della ASL Brindisi hanno dichiarato lo stato di agitazione tutto questo a seguito dicono” di una completa assenza di dialogo con la parte datoriale aziendale, che procede nelle scelte di amministrazione senza il debito confronto” .
“Registriamo che nella nota protocollo n. 69279 del 31/08/2022 si fa riferimento alla riorganizzazione dell’UOC di Chirurgia Plastica e UOC Centro Ustioni “prevedendo due pronte disponibilità pomeridiane”: tale provvedimento non solo è anticontrattuale, ma non è scaturito dalla regolare discussione sui tavoli di contrattazione aziendale- dicono- Lo stesso atteggiamento è stato riscontrato nella ristrutturazione del reparto di Chirurgia Senologica e trasferimento di alcuni dirigenti medici presso strutture territoriali: nessuna convocazione, nessuna discussione, solo il fatto compiuto. A questo si sommano gli ordini di servizio selvaggi distribuiti a pioggia senza alcuna programmazione, nelle more di far fronte alla emergenza dei Pronto Soccorso, che hanno coinvolto ogni sorta di medico, senza criterio e senza alcuna forma di dialogo preventivo. Da ultimo, una convocazione per soli medici di fronte alla direzione generale, “da ritenersi obbligatoria” per tutti i medici dei reparti destinatari. A seguito di queste evenienze macroscopiche e di tanti altri avvenimenti meno eclatanti, le organizzazioni dichiarano lo stato di agitazione aziendale e chiedono formale attivazione, nei tempi previsti dalla legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie, di cui alla legge 146/90 e successive modifiche e integrazioni. Tanto premesso, le scriventi OO. SS. aziendali si riservano ulteriori iniziative di mobilitazione qualora la richiesta di raffreddamento e conciliazione non fosse accolta nei tempi previsti”.
BrindisiOggi
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