Dietro front sui ticket degli asili nido: diminuzione dei costi, e servizio gratuito per redditi più bassi

BRINDISI- Ticket per asili nido si cambia.  Dopo le  proteste di comitati  spontanei di genitori che usufruiscono degli asili nido comunale il sindaco d’accordo con l’assessore e la struttura comunale ha stabilito di rimodulare le tariffe che avevano subito notevoli aumenti. Tra le novità quella di eliminare il pagamento del ticket per i redditi molto bassi,  il servizio sarà gratuito.

“Dopo un attento esame della situazione e sulla base dei suggerimenti pervenuti a Palazzo di Città- si legge in una nota del sindaco  Consales- è stato dato mandato agli Uffici di rideterminare l’ammontare di tali ticket attraverso una rimodulazione delle fasce di reddito e quindi degli importi riferiti al modello Isee.”

Il sindaco parla di servizi più efficienti. “Va detto con chiarezza – afferma il Consales – che è stato svolto un lavoro egregio dalla struttura comunale grazie al quale il servizio reso dagli asili nido comunali risulterà particolarmente efficiente. In particolare, è stato aumentato l’orario di funzionamento degli stessi asili (che apriranno alle ore 7.30 e chiuderanno alle ore 16.30, mentre in precedenza la chiusura avveniva alle ore 14). Durante tale fascia oraria (ed a differenza di quanto accade in tantissimi altri comuni) ai bambini verranno somministrati la prima colazione, la merenda, il pranzo ed un’altra merenda, così come verranno utilizzati fino a cinque pannolini al giorno per bambino. A fronte di tutto questo, chi ha fasce di reddito molto basse non dovrà pagare alcun ticket e quindi potrà usufruire gratuitamente degli asili nido. “

Le modifiche  saranno apportate nelle prossime ore, saranno contenuti i costi dei ticket anche per chi ha fasce di reddito medie, mentre gli aumenti diverranno visibili per fasce di reddito molto alte. “Ciò nonostante – conclude il primo cittadino – anche la più alta sarà di poco inferiore alla metà del limite massimo imposto dalla Regione. Quindi qualsiasi strumentalizzazione risulta inaccettabile e certamente non va nella direzione di tutelare i reali interessi dei ceti meno abbienti e si limita a caldeggiare privilegi attuati in passato e non più accettabili”.

BrindisiOggi

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