BRINDISI– Guadagnuolo li aveva scritto una lettera per aprire un confronto sulla sua candidatura a segretario generale del porto di Brindisi e dieci componenti del comitato portuale gli ricordano che non è ben voluto e che l’organismo vorrebbe scegliere un nome condiviso così come prevede la legge.
Non cambiano idea istituzioni e membri di categorie portuali, Manlio Guadagnuolo, il candidato sostenuto dal presidente Haralambides non lo vogliono. E ancor meno hanno digerito questa lettera che definiscono “di campagna elettorale” che l’ingegnere ha mandato a ciascuno di loro. Il quale ricordava che il comitato portuale nella nomina di segretario generale è chiamato (solo) a verificare se il soggetto proposto sia un “esperto di comprovata qualificazione professionale nel settore disciplinato dalla presente legge”. Il presidente propone, il comitato nomina.
Alla lettera di Guadagnuolo, i dieci rispondono con una lettera aperta inviata all’Autorità portuale, missiva firmata dal sindaco Consales, per la Regione Giovanni Brigante, dal presidente di Confindustria Marinò, dal presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne, da Teo Titi per Agenti marittimi, da Antonio Licchello in Michelangelo Greco e Antonio Narcisi in rappresentanza dei lavoratori, da Giovanni Bonatesta in rappresentanza degli autotrasportatori e da Ferrero Cafaro per gli armatori.
“Una tale lettura- scrivono i componenti- è a dir poco “approssimativa”, lascia seriamente perplessi. Al contrario di quanto sembra ritenere Guadagnuolo, la nomina del segretario generale è un atto che, secondo la legge di riforma dell’ordinamento portuale, rientra nella competenza esclusiva del Comitato portuale. La legge prevede espressamente che: “Il segretario generale è nominato dal comitato portuale, su proposta del presidente, tra esperti di comprovata qualificazione professionale nel settore disciplinato dalla presente legge.”
I membri precisano che il carattere altamente discrezionale dell’atto deliberativo di nomina, riservato al competenza del comitato portuale, trova del resto una ulteriore conferma nei compiti che la legge stessa attribuisce al segretario generale, chiamato, in generale, a collaborare direttamente proprio con il comitato portuale, oltre che a curare i rapporti, ai fini del coordinamento delle rispettive attività, con le amministrazioni statali, regionali e degli enti locali. “Proprio il nome di Guadagnuolo- scrivono i dieci componenti nella lettera di risposta- ha determinato una grave frattura con le principali istituzioni regionali e locali rappresentate in comitato portuale, paradossalmente proprio sulla figura del segretario generale che è chiamato a curare i rapporti proprio con dette istituzioni”.
Una lettera quella di Guadagnuolo che i dieci definiscono irrituale ed inopportuna e maldestra. “All’Ing. Guadagnuolo- concludono- verrebbe di rivolgere la seguente domanda: visto che concepisce l’Autorità portuale come un luogo aperto, aperto innanzitutto alla trasparenza ed alle esigenze del territorio, perché non consentire al Comitato portuale di valutare, in assoluta trasparenza, anche i curricula degli altri concorrenti raccolti da presidente Haralambides?
Lu.Po.
A chi spetti nominare il Segretario Generale del Consorzio Porto è questione non irrilevante, strano che essa non sia già abbondantemente chiarita da norme e regolamenti vigenti.Sarebbe tuttavia ancora più importante sapere perché l’ingegnere Manlio Guadagnuolo non abbia i requisiti richiesti, e quali dovrebbero essere tali requisiti secondo i 10 componenti il Comitato che gli si oppongono così vivacemente. I cittadini potrebbero così anch’essi più facilmente valutare e giudicare…