BRINDISI- Si infiamma il dibattito sulla presenza della Tap in terra di Brindisi, l’ipotesi che il gasdotto possa passare attraverso le campagne di Mesagne per l’allaccio alla rete nazionale ha già suscitato diverse reazioni. Ieri la lettera aperta dei tre consiglieri comunali di Brindisi, Cannalire, Renna e Di Noi che chiedevano una ricaduta economica sul territorio, oggi l’intervento del Movimento a 5 Stelle. I grillini scrivono: “Sconcertante proposta lanciata dai nostri consiglieri comunali Francesco Cannalire, Francesco Renna e Ferruccio Di Noi. Il MeetUp “5 Stelle Uniti per Brindisi (Amici di Beppe Grillo dal 2007)” si dissocia, quindi, totalmente dalle dichiarazioni dei tre consiglieri, chiedendo loro un passo indietro e delle scuse ufficiali rivolte a tutti quei cittadini che si ritengono offesi da tanto pressapochismo e dallo scarso livello di conoscenza dell’argomento”. I tre consiglieri proponevano di far passare il gasdotto dall’area di Micorosa a ridosso del parco protetto delle Saline Punta della Contessa. I grillini invece dicono: “Il Tap non deve essere fatto nè a San Foca nè tanto meno a Brindisi”.
Di avviso differente invece il sen. Eupreprio Curto che definisce l’iniziativa dei tre consiglieri “sicuramente lodevole”.
“L’iniziativa dei consiglieri Cannalire, Renna e Di Noi, finalizzata a proporre Brindisi come sito su cui allocare il gasdotto Tap, al di là della conseguibilità dell’obiettivo-dice Curto- merita sicuramente apprezzamento per il coraggio politico dimostrato nel sostenere una tesi che nella capitale europea del “no” a tutto diventa pericolosissimo supportare”.
Idea quella di Curto condivisa anche dalla Cisl che scrive: “Se però questa lettera aperta viene letta con spirito costruttivo, si potrebbero veramente creare le condizioni di invertire la direzione economica di una città che sempre più sta sprofondando nella povertà e che rischia di affondare completamente nella emarginazione. Infatti non è da scartare l’idea, più volte proposta da CGIL-CISL-UIL, di attivare un tavolo di garanzia o interistituzionale per la sottoscrizione di un Contratto di Sviluppo territoriale che miri a trasformare la fisionomia del nostro centro abitato a partire dalla tutela e rivalutazione del paesaggio costiero, del centro storico, del porto, dei quartieri e del rilancio industriale ed economico anche favorendo sostegni ad ulteriori investimenti e/o riconversioni ed incoraggiando nuove iniziative”.
BrindisiOggi
Commenta per primo