BARI– La Regione Puglia approva il progetto di monitoraggio delle acque marino costiere in prossimità delle aree di foce di Canale Reale, in pratica nel mare di Torre Guaceto. La proposta era partita dall’Arpa che lo scorso 9 novembre aveva inoltrato proprio alla Regione questo piano d’intervento. La presenza dell’impianto di depurazione di Carovigno, ma soprattutto l’attivazione dello scarico, secondo l’Arpa, renderebbe necessario, valutare volta per volta le variazioni ambientali delle aree prospicienti Canale Reale.
Sul bollettino ufficiale della Regione Puglia, quindi, si legge che la Giunta a deliberato a favore del progetto che si svolgerà in due fasi. Nella prima: monitoraggio ante operam (frequenza minima quindicinale) al fine di determinare lo stato ambientale precedentemente all’attivazione dello scarico. Nella seconda fase: monitoraggio in operam (frequenza minima quindicinale per i primi tre mesi dall’attivazione dello scarico- frequenza minima mensile per i mesi successivi fino al dodicesimo) al fine di valutare eventuali variazioni ambientali indotte dall’attivazione dello scarico.
Ad occuparsi del monitoraggio sarà la stessa Arpa che ha già provveduto ad individuare sette punti di campionamento “su tre radiali ad una distanza progressiva dal punto di immissione in mare del Canale Reale. I parametri da monitorare saranno: la trasparenza, la temperatura, la salinità, la concentrazione di ioni idrogeno (acidità), l’ossigeno, clorofilla, torpidità, silicati, nutrienti, particellato sospeso, tensioattivi, batteriologia, domanda biochimica e chimica di ossigeno.
Lucia Pezzuto
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