INTERVENTO/ In merito al progetto di costruzione di un impianto di deposito costiero di gnl nel porto di Brindisi, desidero esprimere la mia forte preoccupazione nei confronti delle attuali prospettive. È fondamentale sottolineare la primazia di valori come la tutela dell’ambiente e la sicurezza della comunità, inderogabili e giammai negoziabili. La costruzione di un impianto di deposito di gas nel cuore del nostro porto solleva serie riflessioni in merito alla sicurezza pubblica e all’impatto ambientale.
Si tratta di un momento cruciale per Brindisi e le sue prospettive di sviluppo, se è vero che l’avviato processo di decarbonizzazione impone alcune scelte di carattere strategico legate al futuro del territorio e quindi della comunità. Ci piacerebbe che tutti i player fossero coinvolti alla luce di una comune e democratica presa di responsabilità e di coscienza del processo. Fa specie, ad esempio, che il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, intenda avviare una interlocuzione con gli eletti in Consiglio comunale di Forza Italia, come se le altre espressioni fossero un ornamento dell’assise e non fossero parte sensibile della dialettica in atto. Del resto, il dialogo interistituzionale non si apre solo a seguito di una sollecitazione mossa a mezzo stampa, ma deve essere improntato a una logica plurale di partecipazione e di confronto di tutte le forze in campo. Il prossimo 27 ottobre è in programma un Consiglio comunale monotematico sulla questione Edison: l’occasione mi sembra propizia per allargare il raggio del confronto attraverso anche la partecipazione di una voce eminente come quella si S.E. mons. Giovanni Intini.
Ritengo pertanto che qualsiasi iniziativa che coinvolga lo sviluppo del nostro porto debba essere oggetto di un dialogo aperto e trasparente, che includa tutte le anime della nostra comunità e prenda in considerazione tutte le prospettive. La partecipazione degli attori coinvolti è essenziale per garantire che qualsiasi progetto risponda alle esigenze e alle preoccupazioni della nostra città.
Chiedo, pertanto, al presidente Patroni Griffi e a tutti i responsabili di questa iniziativa di avviare un tavolo inclusivo che integri ogni voce interessata alla vicenda evitando di creare colloqui da confessionale. Solo attraverso la collaborazione e il confronto aperto potremo garantire un futuro prospero e sicuro per la nostra città. Il mio impegno è di seguire da vicino gli sviluppi di questo progetto e di rappresentare le aspettative e le istanze dei cittadini di Brindisi affinché il nostro porto – e la città nel suo complesso – possano crescere in modo sostenibile e sicuro. La città è una pagina bianca sulla quale scriveremo il futuro dei nostri figli.
Roberto Quarta
consigliere comunale
Fratelli d’Italia
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