BRINDISI- Deposito Edison, ora anche la maggioranza ha dubbi, D’Attis: “L’azienda chiarisca”. Il nuovo progetto presentato da Edison mostra una torcia a servizio del nuovo deposito costiero di gnl (gas naturale liquefatto) da realizzarsi su una delle banchine di Costa Morena, nel porto di Brindisi. Una torcia necessaria per smaltire del Bog , Boil Off gas, la frazione di gnl che spontaneamente si trasforma da liquido a gassoso non utilizzato, ed a volte in emergenza anche il gnl. In torcia verranno smaltite tutte le miscela di Bog e azoto provenienti dalle operazioni che accompagnano le operazioni di carico e scarico del gas. Le miscele – ci dicono gli esperti – verranno scaricate in atmosfera con emissioni gassose inquinanti e climalteranti. Il progetto di Edison ha ottenuto il via libera dei ministeri e dalla giunta regionale. L’Autorità portuale di sistema del Mare Adriatico meridionale ha rilasciato la concessione delle aree portuali all’impianto per 30 anni. Davanti a tutto questo la politica e non solo comincia ad interrogarsi. “La vicenda legata alla realizzazione nel porto di Brindisi di un deposito costiero di GNL sta assumendo dei contorni che richiedono una pausa e un immediato momento di approfondimento. Come è ben noto, sin dall’inizio mi sono espresso favorevolmente alla realizzazione di tale impianto, ma a questo punto è necessario che Edison venga a Brindisi, a Palazzo di Città, a spiegare al territorio i dettagli del progetto, compreso il rapporto economico prospettato, e, soprattutto, a chiarire il motivo per cui lo stesso progetto è stato modificato, quantomeno in riferimento alla realizzazione di una torcia in verticale (inizialmente non prevista). Sarà l’occasione giusta perché Brindisi valuti serenamente pro e contro dell’investimento- dice il parlamentare di Forza Italia , Mauro D’Attis- Con il Sindaco Marchionna e il Presidente dell’Autorità portuale Patroni Griffi, tra l’altro, condivido la posizione di continuare a considerare il deposito Edison una risorsa per Brindisi solo ed esclusivamente se saranno fugati tutti i dubbi emersi e se verranno confermati i ritorni riferiti allo sviluppo del porto e del comparto industriale brindisino”. Anche il consigliere Comunale, Roberto Quarta, Fratelli D’Italia, è contrario: “La notte non sto dormendo, mi sono dovuto sorbire, anzi subire oltre al mostro di Brindisi-Nord quel mostro di Cerano per scelte di pochi a danno di tanti. Finalmente iniziavamo a vedere un futuro meno grigio-nero. Finalmente dopo tante battaglie una luce in fondo al tunnel. Luce si, ma non quella di una TORCIA! Amo la mia città, amo i miei figli, amo i miei nipoti. Mai e poi mai lascerò a loro quello che hanno lasciato alla nostra generazione. Sicuramente lotterò !”.
BrindisiOggi
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