Denunciati i manifestanti del blocco della stazione, parte la raccolta firme “Autodenunciamoci tutti”

BRINDISI- “Autodenunciamoci tutti”, parte la raccolta firme simbolica  dopo le 35 denunce dei manifestanti alla stazione di San Pietro Vernotico il 10 novembre scorso. In quella occasione decine di persone occuparono i binari della stazione ferroviaria come protesta all’eradicazione degli ulivi nel Salento. L’occupazione pacifica comportò il blocco del transito dei treni nella tratta Brindisi-Lecce. Dopo dieci giorni arriva la notizia della identificazione e denuncia dei manifestanti da parte della Digos. Nella serata di ieri è partita l’iniziativa che ha visto come prima firmataria la giornalista e autrice del libro –inchiesta Xylella report Marilù Mastrogiovanni con la quale parte una raccolta firme con un’autodenuncia della propria presenza all’azione dimostrativa alla stazione di San Pietro Vernotico. Il documento sarà inviato alle procure di Brindisi e Lecce.

xylella cellinoL’iniziativa è stata annunciata ieri sera durante un incontro svoltosi a Cellino San Marco organizzato dalla comunità Ellenica di Brindisi, Lecce e Taranto sui temi della Legalità e la eradicazione degli ulivi. Ospite della serata la giornalista Mastrogiovanni che ha illustrato i punti salienti della sua inchiesta giornalistica,  sulle ombre delle vicenda Xylella in Puglia. In questa occasione una rappresentate dei protagonisti del 10 novembre scorso ha preso la parola per ribadire che la loro manifestazione era di natura pacifica così come saranno le prossime. Presente anche il popolo degli Ulivi di Cellino San Marco  che ha annunciato la propria battaglia pacifica e di supporto agli agricoltori colpiti da ordinanza di eradicazione. Nonostante qualche diversità di vedute nelle forme di protesta degli ultimi giorni,  venuta fuori proprio ieri sera durante l’incontro, tutti i comitati e i cittadini presenti sono stati d’accordo a proseguire uniti  la battaglia per la tutelare e la salvaguardi di questo territorio.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*