Degrado al Casale: Il mercato ortofrutticolo che non ha mai visto un frutto

BRINDISI- Potremmo definirla proprio così: una strada nel bosco, quella che circonda i resti della struttura destinata anni fa a diventare mercato ortofrutticolo al Rione Casale. Un progetto avviato con i discorsi altisonanti di rito  e mai giunto a compimento. In Consiglio Comunale, l’ultima volta nel novembre 2011, si era discusso su possibili destinazioni alternative della struttura, trasformarla ad esempio in un Centro Commerciale, ma anche questa idea aveva incontrato la dura opposizione dei commercianti del quartiere.

Chi oggi si trovasse a passare da quelle parti ( Via Rimini ) scoprirebbe il degrado del   grande edificio,  quasi sommerso dalla folta vegetazione cresciuta  attorno. Vi regna indisturbata una piccola comunità di gatti, ai quali provvedono quotidianamente gli abitanti delle case circostanti con gli avanzi  dei  loro pasti quotidiani . Un pesante cancello, che nelle intenzioni originarie doveva impedire l’accesso a tutte le persone  non autorizzate, è stato forzato, o è semplicemente caduto al suolo perché fortemente corroso. Tutte le porte e le finestre sono murate; non  si può escludere però che in passato persone senza dimora  abbiano soggiornato nell’edificio, come sembrano indicare le numerose scritte  che adornano il muro di cinta. La vicinanza della caserma dei carabinieri non sarà stata una remora sufficiente per impedire tali occupazioni .

In attesa che altre persone di passaggio scoprano questo scenario di rovine , magari Fabio e Mingo di  Striscia la Notizia, sempre in giro nei  territori  apulo-lucani per immortalare gli  sprechi  più eclatanti dalla Pubblica Amministrazione, ci chiediamo anche noi perché questa struttura, posta al centro di un bel quartiere residenziale, non possa  essere completata  e destinata ad  usi differenti da quelli originari, o  ceduta  a  privati, che saprebbero certamente cosa farne. Ma è  ben difficile che ciò accada. Le piante spontanee  continueranno pertanto a crescere rigogliose fino a coprire l’intero edificio. Anche la piccola comunità di gatti sopravvivrà. Se dovesse  venir meno il sostegno degli abitanti del quartiere, quei felini riscopriranno  il loro antico istinto di cacciatori: topi ed altri piccoli animali  commestibili dovrebbero essercene a sufficienza tra le sterpaglie che sommergono l’ambizioso ed incompiuto  progetto di un mercato ortofrutticolo al Rione Casale .

Giuseppe  Antonelli

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