BRINDISI- Entro il primo gennaio fuori dagli Sprar tutti i rifugiati che godono della protezione umanitaria. E’ questo l’effetto del Decreto Sicurezza entrato in vigore nel 2018. Questa mattina erano presenti circa 50 persone davanti alla Prefettura di Brindisi in rappresentanza di alcuni SIPROIMI, nuova formula per definire gli Sprar, della provincia di Brindisi (Brindisi, Ostuni, Carovigno, Latiano, San Pancrazio, Mesagne, Torre SS, Francavilla, etc); del Forum Provinciale per Cambiare l’Ordine delle Cose di Brindisi; della Comunità Africana del dormitorio di Brindisi. Una delegazione è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto: “E’ stato evidenziato il problema dei richiedenti asilo e rifugiati che nel territorio di Brindisi rischiano di essere abbandonati a se stessi e per strada- ha detto la delegazione- Con la Prefettura nei prossimi giorni cercheremo di quantificare il numero di persone interessate direttamente al problema e abbiamo richiesto la convocazione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione che è un organismo collegiale, presieduto dal Prefetto, che ha il compito di monitorare le criticità relative ai fenomeni migratori. Inoltre il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione attraverso la cooperazione sinergica con gli altri soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio promuove iniziative di integrazione, formula proposte al Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione per risolvere i problemi locali connessi al fenomeno migratorio. Con questa richiesta vogliamo che un tavolo istituzionale territoriale si faccia carico dei problemi causati dal Decreto nella attesa della modifica/abrogazione della L.132/2018”. Anche il presidente della Provincia di Brindisi, Riccardo Rossi, si è interfacciato con la Prefettura. In particolare Rossi ha chiesto più tempo in modo da poter trovare una soluzione per la sistemazione degli attuali ospiti nei Siproimi non solo , ha chiesto anche un confronto con il Ministero nella convinzione che la retroattività del decreto sia illegittima. “In primis si creerebbe un problema di ordine pubblico- ha detto Rossi- che cosa dovrebbe fare questa gente senza più un tetto sulla testa e poi riteniamo che la politica debba intervenire e rivedere anche la retroattività della norma”.
BrindisiOggi
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