BRINDISI- “Il declassamento del Maristanav sarebbe un ulteriore colpo all’economia del territorio brindisino” così il senatore Vittorio Zizza di Direzione Italia che questa mattina è stato ospite della base della Marina Militare di Brindisi alla presenza dell’Ammiraglio Salvatore Vitiello in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore. Picchetto d’onore per il sen. Zizza ricevuto a bordo Nave San Giorgio dove si è svolta una riunione.
“Dopo la mia interrogazione parlamentare sulla questione legata all’eventuale declassamento della Marina Militare di Brindisi, a seguito della decisione con foglio d’ Ordine N.51 del 21 Dicembre 2016, concernente la Classificazione degli Enti della Marina Militare, ho richiesto ed ottenuto una visita presso l’arsenale brindisino- racconta Zizza- La riunione di oggi, aperta con il messaggio di benvenuto dell’Ammiraglio Salvatore Vitiello in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore, si è svolta presso la Nave San Giorgio con il suo comandante Fares, ormeggiata proprio nella base navale di Brindisi”.
L’incontro è proseguito con la relazione del Comandante del Maristanav Forte. Presenti anche tutti i rappresentanti delle sigle sindacali dei dipendenti civili della Marina di Brindisi. La riunione, dopo l’intervento di alcuni rappresentati sindacali Franco Durantini CISL, Antonio Nicolai RSU, Francesco Barbera UILP e Patrizia Stella CGIL, si è conclusa con l’intervento del senatore di Direzione Italia che ha voluto rimarcare l’importanza del lavoro che quotidianamente svolgono il personale civile e militare, manifestando altissimo senso del dovere.
“I vertici dello Stato Maggiore della Marina, presenti all’incontro di questa mattina, hanno ribadito l’intento di non voler declassare lo stabilimento di Brindisi ma di continuare ad investire in questa stazione per farne un polo di manutenzione di attività civile e militare- ha aggiunto Zizza- Il personale militare impiegato conta 1.242 unità e quello civile 342, una grandissima risorsa per la Marina e per l’economia brindisina, se consideriamo, altresì, che molto di questo personale è composto da operai specializzati, montatori, macchinisti, elettricisti e addetti alla manutenzione delle navi. Senza dimenticare che proprio di recente sono state ristrutturate le officine adibite alla manutenzione. Quindi, obiettivo comune, dovrebbe essere quello di tutelarne la professionalità e l’esperienza per valorizzare lo straordinario operato della base brindisina invece di correre il rischio di perdere questa eccellenza facendo confluire il Maristanav di Brindisi in quello di Taranto”.
“I dirigenti della Marina e i rappresentati sindacali hanno dimostrato disponibilità ad aprire un confronto costruttivo. Come Direzione Italia mi impegnerò personalmente a sottoporre al Ministero competente e al Comune di Brindisi una proposta che miri alla costituzione di una Scuola Allievi Operai, come è già accaduto in altre realtà- ho proseguito il senatore di Direzione Italia- La professionalità degli operatori della stazione di comando navale non può andare persa ma deve passare in eredità ai nostri giovani. Sprecare questa opportunità significherebbe privare la città e l’intero territorio di un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e indebolire una forza economica trainante per la nostra realtà”.
“Rimarrò in contatto con i vertici del Maristanav e con i vari Sindacati- conclude Zizza- ai quali va il mio ringraziamento, per far sì che l’attenzione rimanga alta e si continui ad intensificare l’attività produttiva della base”.
BrindisiOggi
Non metto in dubbio la buona volontà di chi si batte affinchè qualcosa resti a Brindisi ( anche se si respira già aria di propaganda da elezioni, e poi scompariranno tutti…), ma oramai i fatti , che sono sotto gli occhi di tutti, parlano da soli. Il territorio va in pezzi, si sta smantellando ed autosmantellando. I tempi dello scialare son finiti, i soldi pure. Smantellano, smantelleranno pure questo: lentamente, silenziosamente, un pezzo oggi, un altro tra una settimana , e via così.. E leggendo l’articolo sembra rileggere lo stesso identico clichè di quando altre realtà brindisine si stavano avviando alla fine . E finirono per davvero.Siamo oramai una nuova “eccellenza”: l’ eccellenza della fine .