BRINDISI – “E’ possibile uscire dal carbone nel 2025. Noi lo abbiamo detto e lo ribadiamo: è necessario farlo però nell’ambito di un programma condiviso in primis con le istituzioni locali di tutte le regioni interessate e ovviamente nell’ambito di un contesto complessivo che tenga conto dei tempi, delle condizioni, del tema dell’adeguatezza e sicurezza del sistema”. Lo ha detto Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia nel suo intervento al convegno che si è tenuto oggi a Brindisi sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica. L’uscita dal carbone è prevista dal piano energetico nazionale, lo chiede l’Europa. A Brindisi questo passaggio segnerà una importante fase in termini economici, occupazionali e ambientali. Il trasporto del carbone è uno dei principali introiti anche per il porto di Brindisi. Nulla può essere lasciato al caso. “Noi siamo un attore importante in questo processo – ha aggiunto il numero due di Enel – abbiamo la gran parte delle centrali a carbone, e siamo con il governo, con le istituzioni locali, con l’autorità e con Terna, al centro di un confronto che deve tenerci tutti insieme. Un primo appuntamento è fissato al 17 aprile. I tempi sono stretti, questo è vero, ma sono stretti anche perché gli iter autorizzativi per fare altre tipologie di impianto, fino ad oggi, sono stati troppo lunghi”.
La chiusura delle centrali a carbone prevede l’aumento delle fonti rinnovabili. Al convegno è intervenuto il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa che parla di un tavolo necessario per programmare l’uscita nel 2025 di tutte le centrali a carbone presenti in Italia. Un tavolo che ad oggi riguarderà i principali proditori di carbone in Italia e singolarmente avrà delle ricadute territoriali, coinvolgendo le amministrazioni comunali e regionali in questo percorso che ci porterà dal 2025 a non avere più all’interno del nostro parco produttivo energetico italiano il carbone”. In merito alle rinnovabili Crippa sottolinea la necessità di accorciare i tempi per le autorizzazioni degli impianti, richiesta avanzata dalla stessa Enel.
“Questa fase di transizione deve partire da investimenti, alcuni sono già partiti, che riguardano soprattutto la rete – afferma il sottosegretario – Il potenziamento della rete di trasmissione elettrica, la magliara della stessa, in modo tale da risolvere criticità che hanno reso, come in questo caso Brindisi, un’essenzialità nel corso degli anni come centrale di produzione energetica. Quindi l’importante sarà potenziare il sistema delle infrastrutture e parallelamente arrivare a un sistema che metta in gioco le rinnovabili e i sistemi di accumulo ad essa collegati”. La parte che riguarderà le energie rinnovabili, evidentemente, porterà un aumento dell’insediamento, perché l’obiettivo del 2030 è un obiettivo molto ambizioso in termini di capacità produttiva da energie rinnovabili, questo può voler dire un aumento di posti di lavoro direzionali sulle energie rinnovabili. Conseguentemente l’abbandono del carbone è evidente che porterà a problemi di conversione occupazionale del personale impiegato oggi sul settore fossile”.
Per quanto riguarda i gasdotti Crippa dice: “Noi abbiamo già risposto a un’interrogazione due settimane fa, in Parlamento: di fatto ad oggi non si rende necessario un ulteriore incremento della capacità di importazione lungo questa dorsale”.
Intervento sottosegretario Crippa
Convegno rinnovabili e decarbonizzazione a Brindisi il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa:"niente carbone entro il 2025 e snellire i tempi per le autorizzazioni alle rinnovabili"
Publicado por Brindisi Oggi en Viernes, 12 de abril de 2019
Intervento Carlo Tamburi direttore Enel Italia
Convegno decarbonizzazione:l'intervento di Carlo Tamburi direttore Enel Italia
Publicado por Brindisi Oggi en Viernes, 12 de abril de 2019
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