Debiti con il Comune, Marino e Consales: “A breve ci incontriamo, e i debiti sono vecchi”

BRINDISI- La News basket Brindisi deve al Comune di Brindisi oltre 74 mila euro  per debiti accumulati nelle due precedenti stagioni per l’utilizzo del palazzetto Pentassuglia. Dopo la notizia di stampa la società di basket ha inviato un comunicato congiunto a firma del presidente dell’Enel Basket Nando Marino e del sindaco Mimmo Consales, con il quale annunciano  che era già in programma per la prossima
settimana un incontro per definire l’intera questione, “consapevoli- si legge nel comunicato- del fatto che tale “problematica” si riferisce alle passate stagioni, sia amministrative sia societarie.Proprio così i debiti accumulati nello specifico riguardano le  due precedenti stagioni sportive.  Nello specifico  la società deve 48mila euro per il 2012/2013 e 26 mila euro per l’anno 2013/2014.  Ma poco cambia nella sostanza. I debiti restano, e soprattutto si ereditano. Consales è diventato sindaco nel 2012 e Marino presidente nell’autunno dello stesso anno.

L’assessorato allo Sport ha esortato l’Enel basket Brindisi, così come Città di Brindisi (anche la società di calcio è debitrice) a pagare le somme dovute entro il 31 dicembre prossimo, pena il rigetto dell’istanza da loro presentata per utilizzare le strutture comunali.

In passato nel caso del Palazzetto era stato raggiunto un accordo dove la società non pagava il ticket lasciando al centro del parquet di gioco lo stemma della città di Brindisi. Accordo saltato successivamente, tanto che l’allora presidente Antonio Corlianò inviò al Comune di Brindisi una fattura da 80 mila euro per quello che definì il danno subito, avendo potuto vendere quello spazio a qualche altro sponsor. Il Comune quella fattura non la pagò, dimostrando che si trattava dello stemma di Brindisi.

Ora ci cercherà una soluzione, Marino e Consales, debitore e creditore, sono pronti ad affrontare la situazione insieme,  cercheranno l’accordo almeno per l’attuale e le prossime stagioni. Quelle precedenti bisognerà pagarle, le carte sono già all’ufficio legale.

 Lu.Po.

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