De Nitto fa scena muta

LECCE- Non intende parlare, resta in silenzio davanti al gip del Tribunale di Lecce. Fa scena muta l’ultimo latitante della Scu mesagnese Ronzino De Nitto catturato mercoledì scorso dagli uomini della Squadra mobile di Brindisi. Difeso dall’avvocato Pasquale Annicchiarico, il 37 enne di Mesagne si è avvalso della facoltà di non rispondere.  Dopo le dichiarazioni del pentito Ercole Penna e del collaboratore di giustizia Giuseppe Passaseo, De Nitto è accusato di essere un uomo appartenente alla Scu, affiliato al clan di Francesco Campana, responsabile dei territori di Brindisi e Tuturano.  Era sfuggito alla cattura due anni fa, quando la polizia  arrestò 16 persone ritenute legate alla Scu. Gli agenti della squadra mobile di Brindisi con la collaborazione dell’Antimafia di Lecce , hanno arrestato De Nitto alle prime luci dell’alba mercoledì scorso, si nascondeva in una vecchia masseria nelle campagne tra Oria e Carosino. De Nitto dormiva quando gli agenti hanno fatto irruzione in casa, era steso su di un vecchio materasso in un ambiente sporco e degradato. Lo stesso Francesco Campana, anche lui primula rossa, fu trovato un anno e mezzo fa in una casa in un quartiere ad Oria. I due quindi erano vicini, tra loro, e dal loro paese d’origine, Mesagne. Nella stessa abitazione dove è stato trovato De Nitto,  nella stanza accanto si trovava una coppia di Francavilla Fontana che è stata condotta in Questura.  I due coniugi sono  accusati di favoreggiamento.Ronzino De Nitto ha finito così i suoi anni di latitanza, ora resterà in carcere come esecuzione di quel vecchio decreto di fermo emesso due anni fa.

Lucia Portolano

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