BRINDISI– I concorsi pubblici sarebbero una “beffa”, non usa mezzi termini Mauro D’Attis, capogruppo del PDL al consiglio comunale di Brindisi. L’affermazione parte da alcune considerazioni “Innanzitutto non si capisce perché dei 5 avvisi, uno solo sia riservato al personale interno e gli altri no.– dice D’Attis- E mi riferisco alla copertura del posti di dirigente della Polizia municipale, aldilà di norme su patto di stabilità. Inoltre non si capisce perché per ambire ai posti di dirigenti di Urbanistica e Patrimonio occorra in via esclusiva la Laurea in Architettura (e non anche in Ingegneria o altre) mentre per il posto di dirigente dei Servizi educativi occorra in via esclusiva la Laurea in Ingegneria (e non anche quella in Architettura o altre)”.
Gli avvisi pubblici sono stati adottati con determina n. 96 del 18 aprile 2013 su indirizzo della Giunta e pubblicata sul sito internet.
“È evidente che gli avvisi contengono troppi paletti equivoci e ci obbligano a richiedere maggiore trasparenza e soprattutto garanzia di rivolgersi correttamente alla platea di tutti i potenziali concorrenti. Il consiglio che do a Consales è di rivedere quelle impostazioni, suggerendogli anche che, per garantire la legittima valorizzazione di risorse umane interne, come è stato fatto in passato, ci sono altri strumenti che la stessa legge consente senza fare ricorso, appunto, a concorsi che sanno già di ‘beffa’”.
BrindisiOggi
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