Danneggiamento, lesioni, atti di vandalismo, furto, stalking, evasione, finisce in carcere un 32enne

OSTUNI- Danneggiamento, lesioni, atti di vandalismo, furto, stalking, evasione, finisce in carcere un 32enne.

Si tratta di Marco Calò, residente ad Ostuni. L’uomo vanta una serie di crimini commessi già quando era minorenne. Il 32enne deve scontare una pena di 3 anni e 45 giorni.

Le operazioni che hanno condotto all’arresto di Calò  sono state coordinate dall’Ispettore Superiore Pietro Gioia  e dalla Squadra Volante diretta dall’Ispettore Capo Cosimo Nisi, in costante sinergia con la Procura della Repubblica di Brindisi nella persona del Procuratore Capo, Marco Dinapoli, firmatario dell’ordine di carcerazione.

foto_calo_m_I problemi con la legge per Calò ,  cominciano nel 2001, quando, all’incontro di Basket tra Ostuni e Ceglie Messapica, veniva, allora minorenne, denunciato, in concorso con altri 5 soggetti, per i reati di tentato danneggiamento di veicoli, lesioni personali e violazione della normativa relativa alle manifestazioni sportive, aggravati dal possesso ingiustificato di 3 tubi di ferro della lunghezza di 1 metro cadauno, 7 pietre e 2 bottiglie di vetro.

Nel 2003,  è stato tratto in arresto, in concorso con un altro individuo del posto, per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, perpetrati durante un incontro di Basket dell’Ostuni con altra compagine ospite, mentre nel 2004 veniva nuovamente tratto in arresto sempre da personale della Polizia di Stato ostunese per violazione del divieto di accesso agli impianti sportivi.

Negli anni successivi, di volta in volta destinatario di provvedimenti restrittivi connessi a manifestazioni sportive, ne violava puntualmente il tenore, venendo tratto in arresto anche perché trovato in possesso di quantitativi di droga riferibili ad illecita attività di spaccio.

Nel 2012, ancora, veniva arrestato in flagranza di reato dai poliziotti del Commissariato della Città Bianca per furto aggravato di energia elettrica, essendosi indebitamente impossessato di un ingente quantitativo di corrente e, dopo le formalità di rito, a seguito di patteggiamento, veniva condannato a 8 mesi di reclusione oltre che al pagamento di una cospicua sanzione pecuniaria.

 Sempre nello stesso anno solare, dipendente personale lo denunciava per i reati di furto e danneggiamento aggravato poiché all’interno della locale Scuola Media statale, saccheggiava 2 macchinette distributrici di bevande ed alimenti, si impossessava della somma di 162 euro, dopo aver divelto le porte d’ingresso dell’istituto e degli uffici interni, mettendoli letteralmente a soqquadro.

Durante la vigilia di Natale del 2012, poi, nuovamente in preda ai fumi dell’alcool e sotto l’effetto di droga, pur sottoposto agli arresti domiciliari, si allontanava arbitrariamente dall’abitazione e, colto dalla Volante del Commissariato lungo la pubblica via, veniva dichiarato in arresto per il reato di evasione e, una volta in ufficio per gli atti del caso, dava in escandescenza, cercando in tutti i modi di aggredire gli operatori, rivolgendoli pesanti minacce e riuscendo, alla fine, a colpire uno degli Agenti, danneggiando inoltre parte degli interni dell’Ufficio.

Pertanto, al reato di evasione, si aggiungevano quelli di Resistenza e Violenza a Pubblico Ufficiale, Lesioni personali e Danneggiamento aggravato.

Successivamente, veniva nuovamente bloccato dalla Polizia ostunese a seguito di una violenta rissa presso un bar sito in località Villanova di Ostuni e debitamente denunciato in concorso con altri 7 individui mentre, nell’anno 2015, in seguito ad articolate attività investigative, il Calò veniva riconosciuto responsabile di alcuni furti in abitazione commessi nel centro cittadino e, contestualmente, trovato in possesso di ingente refurtiva rappresentata da monili in oro ed oggetti di elevato valore commerciale, in merito all’ingiustificato possesso dei quali, veniva chiamato a rispondere del grave reato di ricettazione.

Denunciato altresì per guida in stato di ebrezza alcolica e sotto l’effetto di droga, sempre nell’anno 2015, si rendeva di nuovo autore nei confronti dei poliziotti del Commissariato della Città Bianca, dei reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, per i quali, in concorso con altro pregiudicato del posto, veniva denunciato a piede libero all’inizio del corrente anno.

Ancora protagonista e esecutore materiale di alcuni episodi di furti commessi nel centro cittadino ai danni di private dimore come di pubblici esercizi, veniva raggiunto, sul finire del mese di maggio del 2016, da un’ordinanza di custodia cautelare con sottoposizione agli arresti domiciliari per una brutta e violenta vicenda di stalking, lesioni personali e altro ai danni di una donna straniera ma, da diversi anni residente in Ostuni, alla quale fece vivere un vero e proprio incubo, rendendole la vita un inferno, essendosi convinto che la stessa sarebbe dovuta essere solo sua e di nessun altro uomo. Ragion per cui, aggrediva e picchiava selvaggiamente chiunque avesse provato ad avvicinarla, con una collera che ancor di più si sfogava ove si fosse trattato di soggetti di sesso maschile.

Anche mentre era ai domiciliari presso la sua abitazione, non disdegnava di commettere reati, tanto che, personale della Squadra Volante della Polizia ostunese, di recente, lo traeva in arresto, in concorso con la madre, per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

L’escalation di reati e di fatti criminosi di cui l’arrestato, nel tempo, si è reso protagonista, hanno pertanto determinato l’adozione da parte della Procura della Repubblica di Brindisi di un ordine di esecuzione per la carcerazione cui, dipendente personale dava seguito nei giorni scorsi mediante la traduzione del Calò presso il carcere di Brindisi ove dovrà espiare la pena di anni 3 e giorni 45 di reclusione, costituente uno dei diversi “conti” della giustizia, tuttora pendenti, con cui lo stesso dovrà confrontarsi a causa delle sue negative condotte.

BrindisiOggi

 

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