BRINDISI- La Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi, attraverso l’Anp (l’Associazione Nazionale Pensionati) e l’Inac (l’Istituto nazionale assistenza ai cittadini), si schiera al fianco dei cittadini e della terza età e dei pensionati in particolare, ed è vicina ai cittadini e ai lavoratori, per offrire alle persone che si trovano in condizioni di disagio un aiuto concreto per il riconoscimento di un sostegno al reddito.
Il tema della mancanza di lavoro, purtroppo, è drammaticamente attuale. Da un lato i cittadini chiedono sempre più assistenza in materia di pensioni, assegni di invalidità, assegni sociali e ammortizzatori sociali. Dall’altro i pensionati chiedono equità e giustizia sociale per una esistenza dignitosa.
Da ciò una serie di iniziative che sono state presentate questa mattina nel corso di una conferenza che si è tenuta presso la sede della Cia provinciale di Brindisi, alla quale sono intervenuti Giannicola D’Amico, presidente Cia Brindisi, Franco Tinelli, presidente regionale Anp, Emilio Ciccarone, direttore regionale Inac, Luigi D’Amico, direttore Cia Brindisi, Ada Spina, direttore Inac Brindisi, e Leonardo Urso, presidente Anp Brindisi.
L’Anp-Cia e l’Inac hanno programmato una serie di iniziative che si svolgeranno in provincia di Brindisi e che saranno avviate da domani sabato 16 maggio con la iniziativa “Inac in Piazza”, che nel Brindisino si svolgerà a Torre Santa Susanna in Piazza Castello, e che proseguiranno nelle prossime settimane su tutto il territorio della provincia di Brindisi e presso le sedi della Cia.
L’iniziativa nazionale giunta alla nona edizione denominata “Inac in piazza per te” è organizzata dall’Inac – l’Istituto nazionale assistenza cittadini, ovvero il patronato della Cia (uno dei maggiori Patronati italiani, presente in tutto il territorio nazionale con oltre 450 sedi).
L’Inac incontrerà i cittadini e dialogherà con loro sui temi di maggiore interesse sociale e previdenziale. In collaborazione con il Caf-Cia, saranno distribuiti materiali e fornite informazione su adempimenti e benefici fiscali, mentre l’Associazione nazionale pensionati Anp, presenterà la propria petizione “Cambiare verso alle pensioni basse è tema ineludibile” e raccoglierà le firme a sostegno della stessa.
In particolare, quest’anno, l’Inac ha scelto di caratterizzare la giornata su un tema: “Alimentare i diritti, dare certezze ai cittadini”. Uno slogan che in qualche misura richiama anche ai temi che stanno caratterizzando l’Esposizione Universale in svolgimento a Milano.
I funzionari e i collaboratori dell’Inac daranno spiegazioni ai cittadini su diversi gli argomenti: dalle pensioni di vecchiaia, a quelle anticipate o di inabilità, dagli assegni di invalidità e assegni sociali alle prestazioni per invalidità civile, fino alle opportunità offerte ai giovani tramite i progetti di servizio civile”.
L’Inac prevede, inoltre, che saranno in molti i cittadini che avranno interesse e vorranno ricevere spiegazioni sui nuovi ammortizzatori sociali per i disoccupati, come la Naspi, infatti il tema della mancanza di lavoro, purtroppo, è drammaticamente attuale per il nostro Paese. Se si pensa che solo nel 2014 lo stato, attraverso l’Inps, ha erogato circa 2 milioni di indennità di disoccupazione. Del resto, le persone che hanno perso il lavoro, per effetto della persistente crisi occupazionale, si trovano ad affrontare diversi problemi, primo tra tutti la mancanza di reddito.
Questo pessimo trend non sembra conoscere miglioramenti e anche per il 2015 la cifra di disoccupati toccherà percentuali paurose con stime che parlano di oltre un milione di Naspi da erogare e circa 450 mila indennità di disoccupazione per il solo comparto agricolo.
Nell’ambito della stessa iniziativa si procederà alla la raccolta di firme per la Petizione “ Cambiare verso alle pensioni basse è tema ineludibile”, promossa dall’Anp, l’Associazione Nazionale Pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori. Scopo della petizione è quello di ottenere maggiore equità e giustizia sociale per una esistenza dignitosa per i ben 8 milioni di pensionati che vivono in condizioni di semi povertà, con assegni mensili al di sotto di 1000 euro e addirittura 2,2 milioni sotto i 500 euro.
In provincia di Brindisi il 40% dei pensionati percepisce una pensione inferiore ai 1000 euro mensili, e sono 2 mila i pensionati che percepiscono meno di 500 euro al mese.
Anche il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nel rapporto di gennaio 2014, ha denunciato la violazione, in Italia, della Carta Sociale Europea: infatti i minimi di pensione dovrebbero essere pari al 40% del reddito medio nazionale.
Nella petizione i pensionati chiedono equità e giustizia sociale per una esistenza dignitosa, mediante: l’ estensione ai pensionati del bonus di 80 euro; l’ eliminazione della norma che aggancia l’età per l’accesso alla pensione alle aspettative di vita; una sanità pubblica più efficiente attraverso la rete di medicina territoriale integrata; un piano di interventi immediati per la non autosufficienza e la lotta alla povertà. Il tutto reperendo le risorse necessarie da: lotta all’evasione, agli sprechi, alla corruzione.
BrindisiOggi
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