Da vittima dell’usura a presunto basista della banda criminale

BRINDISI – Giuseppe Barletta, questo il nome del commerciante arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Brindisi per traffico di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’operazione legata alla scoperta, il 25 febbraio scorso, di 500 kg di marijuana in una villetta di Santa Sabina, è lo stesso che ha denunciato, nel luglio 2013, e fatto arrestare, giovedì scorso, 4 presunti usurai brindisini. Si tratta di Giovanni Mauramati, imprenditore edile di 55 anni, da Cellino San Marco, Carlo Zuccaro, dipendente Multiservizi di 53 anni, da Brindisi, Tommaso De Milo, titolare di una rivendita di marmitte di 73 anni, da Brindisi ma arrestato a Roma, Vincenzo Madaghiele, vigile sanitario in pensione di 74 anni, da Brindisi.

I quattro sono tutti incensurati tranne Zuccaro, e ora si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione e usura ai danni di Barletta. Quest’ultimo, però, stando a quanto scoperto dalle Fiamme Gialle, avrebbe i suoi scheletri nell’armadio: secondo le accuse mosse dai finanzieri, il commerciante sarebbe il fiancheggiatore della banda italo-albanese, la “faccia pulita” dell’organizzazione: la banda si serviva di lui, insospettabile, per affittare le abitazioni usate per stoccare gli stupefacenti, i mezzi per il trasporto degli stessi e per svolgere tutti quei compiti che necessitavano di interfacciarsi con gente che nulla ha a che fare col mondo criminale.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. pensate un pó che ho scoperto!?!?…….nel governo ci sono gli eredi della magliana…. e sapete che cosa cè nelle camere segrete sotto il parlamento e sotto al vaticano???!?!?? ….per ora non posso dire di piú …. a breve ci sarà un botto che nemmeno immaginate

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