BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di una residente del Casale Paola Greco in merito al mercato ortofrutticolo di via Venezia demolito da una bomba e mai entrato in funzione.
“Correva l’anno 1983 e nel rione Casale della mia città, Brindisi, attendevamo l’inaugurazione del mercato ortofrutticolo di via Venezia, eretto su un’area denominata da noi abitanti “campo bianco”, perché ricoperta di brecciolina color bianco candido. All’epoca avevo 13 anni e vivevo con la mia famiglia nella vicina via Enrico Cavalerio. Senonché il giorno prima dell’apertura un’esplosione demolì parte della struttura, rendendola inutilizzabile. Corre l’anno 2020 e, a distanza di quasi 40 anni, quell’edificio diroccato si presenta così come ci apparve il giorno del boato, con le uniche differenze che la natura, per quanto ha potuto, si è reimpadronita di quel suolo reietto e che, a fianco, insiste una caserma dei Carabinieri da cui, pertanto, si gode una vista straordinaria.
Citando il mitico Antonio Lubrano, fine giornalista e conduttore televisivo, “la domanda nasce spontanea”: come è mai possibile che dopo così tanto tempo, dopo innumerevoli amministrazioni avvicendatesi a Palazzo di Città, ancora oggi si assiste a quell’indecoroso ed offensivo spettacolo? Mi sono data, naturalmente, infinite risposte, una più plausibile dell’altra. Quella meno difficile da digerire è la mancanza di fondi per poter recuperare lo stabile, l’unica che qui citerò per evitare polemiche. La mia riflessione infatti vuol essere propositiva.
Se davvero non ci sono risorse da destinare a questo monumento all’inerzia cittadina, che si demolisca, che si faccia respirare quel luogo soffocato e si realizzino dei semplici campi da Basket all’aperto, con degli alberi ombreggianti e delle panchine per consentire ai ragazzi, e non, di impiegare il tempo in modo sano e costruttivo ed ai passanti di apprezzare le prodezze cestistiche degli atleti di turno.
Così, io penso, si alleggerirebbe il quartiere e la città da un antico peso e si rafforzerebbe la storica vocazione di Brindisi per il meraviglioso sport della Pallacanestro.
A ciò si aggiunga che i campi da gioco sarebbero costantemente sotto lo sguardo vigile dell’adiacente Comando dei Carabinieri di via Venezia”.
Paola Greco
Ottima idea. Uno spazio di degrado trasformato in uno spazio verde in cui tutti possano fare sport gratuitamente. Bello
Per abbellire Brindisi ci vorrebbe un miracolo
e… basta con questi campi da basket, io direi qualcosa inerente e appropriato per i bambini piccoli, possibilmente adornato di verde:un mini parco immerso nel verde,dove la
gente può anche trascorrere qualche ora in compagnia… insomma un’oasi di verde…