BRINDISI– Giovedì Gianfranco Fini dirà cosa intende fare, e tutti si aspettano il suo allontanamento dalla politica, dopo la debacle del voto delle politiche. Ne sono convinti i suoi fedelissimi. “Senza Fini, Fli non esisterà pù”. Lo dice chiaramente Euprepio Curto, dirigente del partito e consigliere regionale di Futuro e Libertà.“Se con Fini Fli era un partito in difficoltà- spiega Curto-senza Fini Fli, molto semplicemente, non esisterà più. In tale ipotesi quel mondo che si è riconosciuto in alcuni specifici temi e valori dovrà quindi calarsi nell’attuale molto complessa fase politica e sociale , individuando percorsi aggregazioni e convergenze coerenti con le proprie radici e le proprie sensibilità culturali e politiche”.
Insomma il consigliere regionale fa chiaramente capire che la sua esperienza in Futuro e Libertà finisce qui. Ma cosa farà l’ex senatore di An, candidato alle regionali nella lista Udc, e poi passato in Futuro e Libertà? Nessuno lo immagina in pensione nella sua casa di Francavilla Fontana. Qualcosa bolle in pentola, e non certamente nella cucina dei partiti di destra.
Boccia una nuova aggregazione che vedrebbe insieme sigle di area di Destra mettersi insieme . “Un percorso,per quanto mi riguarda, tenderei ad escludere- precisa Curto- quello ipotizzato da alcuni amici, e che si concretizzerebbe nella mera sommatoria delle tante sigle oggi gravitanti in una fantomatica area di una altrettanto fantomatica Destra di cui oggi non si scorgono le tracce e le opzioni programmatiche, magari semplicemente utile a garantire qualche rendita di posizione”.
Allora ritorna nel Pdl?, gli chiede Brindisioggi. “No- risponde lui– il Pdl potrebbe essere un alleato, ma non il mio partito”. Ma un indizio lo da: “Credo nei partiti tradizionali e nazionali”. Ed allora si va per esclusione.
Una cosa è certa, della sua parentesi in casa dell’Udc, Curto non ha mai parlato male, definendola sempre come un’importante esperienza di arricchimento, dove ha incontrato brave persone.
Lucia Portolano
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