BRINDISI – I tempi d’attesa biblici che si registrano in fila al cup di via Dalmazia, a Brindisi, sarebbero da imputare al trasferimento di 2 dei 5 sportelli dell’ufficio in altri comuni della provincia. Questa è la tesi dei 19 lavoratori della Svim Service che stamattina si sono dati appuntamento di fronte alla struttura per denunciare la propria situazione lavorativa.
Secondo i dipendenti Svim, il trasferimento degli sportelli ha prodotto un significativo peggioramento della loro condizione, precaria già all’origine. Con questa manovra, infatti, il loro contratto, l’ennesimo firmato negli 8 anni di servizio, non è stato rinnovato nonostante la loro disponibilità a ridurre il monte ore settimanale e, di conseguenza, tagliare lo stipendio. I lavoratori in agitazione, inoltre, denunciano la violazione della legge regionale del 2006 che vieta all’Asl di utilizzare unità fuori mansione. In alcuni sportelli della provincia, infatti, sono impiegati, nel servizio di prenotazione, degli infermieri che, così facendo, sono sottratti, loro malgrado, ai compiti che spettano loro da contratto, con una ricaduta negativa del servizio di assistenza sanitaria fornito ai cittadini.
La battaglia dei lavoratori della Svim Service ha come obiettivo l’internalizzazione del servizio, meta non semplice, in tempi di affidamento all’esterno orizzontale. Per questo motivo hanno rivolto il proprio appello al presidente della Regione, Nichi Vendola, affinché un suo intervento possa salvare il lavoro ai 19 precari che hanno prestato servizio al cup di via Dalmazia per 8 anni.
BrindisiOggi
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