CAROVIGNO – Sono passati quattro giorni dalle dimissioni del sindaco di Carovigno, Mimmo Mele. Non era la prima volta che annunciava la volontà di lasciare il suo governo, ma questa volta pare non torni indietro sui suoi passi. Un anno fa, infatti, ritirò le dimissioni grazie al sostegno del Partito democratico, che durante le elezioni era suo avversario politico. “La situazione politico-amministrativa che vive il comune di Carovigno, culminata con le dimissioni del Sindaco Mele, merita una seria e approfondita riflessione” scrivono dal Pd di Carovigno.
Carovigno non vive vita facile sotto il profilo politico. Negli ultimi anni i cittadini hanno scelto il nuovo governo, ma adesso si ritrovano ad essere nuovamente ‘orfani’. I problemi, negli ultimi mesi, per Mimmo Mele sono stati tanti. Dalle tensioni soprattutto con Ncd fino alla nomina del presidente della Riserva di Torre Guaceto e per finire i dissapori in giunta.
“Il Partito Democratico decise di accettare l’invito del Sindaco Mele a dare il proprio contributo al governo – continuano – del paese convinto che il processo di rinnovamento della classe dirigente e l’impegno per il cambiamento profondo e radicale dell’idea di amministrazione della cosa pubblica, scaturito con forza dall’ultima tornata amministrativa, andasse sostenuto e incentivato. Trasparenza e imparzialità nell’azione amministrativa, per un comune che doveva tornare ad essere di tutti e non più di pochi, partecipazione dei cittadini alla vita comunale: questi gli elementi alla base del nostro impegno nell’amministrazione”.
“Noi con il Sindaco Mele siamo stati chiari sin dal primo momento: non siamo interessati a ‘sostituire’ chi c’era prima di noi, ma siamo interessati a cambiare profondamente il nostro paese. Per queste ragioni, le motivazioni addotte dal Sindaco nelle sua lettera di dimissioni, ci inducono a riflettere profondamente. Sono ragioni e motivazioni forti, che meritano rispetto, sono assolutamente condivisibili e che devono far riflettere su quanto sia complesso e complicato cambiare le cose, sulla evidente persistenza di modi e metodi di intendere la politica che sono duri a morire. Per il Pd l’eventuale prosieguo in questa esperienza è subordinato alla certezza che i presupposti sopra citati esistano ancora”.
Al clima di tensione tra amministratori si sono anche aggiunte, nei mesi, gli atti intimidatori nei confronti di alcuni consiglieri comunali di Ncd, infatti, Zaira Lanzillotti dopo l’incendio della sua villa al mare ha lasciato la poltrona di consigliera. Gli attentati sono stati rivolti anche allo stesso Palazzo di città, con intrusioni notturne e l’incendio al portone d’ingresso.
“Certo, siamo dispiaciuti di quanto sta accadendo. Ma è proprio la volontà di cambiare le cose che richiede scelte coraggiose anche se dolorose. È innegabile che il lavoro faticoso sin qui svolto per rimettere in ordine un Ente disastrato sotto tutti i punti di vista comincia a portare i primi risultati. E l’idea di lasciare quel lavoro all’inizio (per noi dopo appena un anno di amministrazione), fa rabbia! Finalmente si raccolgono i frutti del lavoro fatto per la raccolta differenziata dei rifiuti, si è messo ordine ad un bilancio dissestato con il rispetto del Patto di Stabilità e la netta controtendenza del cumulo dei residui attivi, si risolve l’annosa vicenda della Carbinia, una società spolpata fino all’osso da chi ha amministrato negli ultimi anni, che viene risanata e rilanciata, salvaguardando i posti di lavoro e migliorandone i servizi”.
“Finalmente si è messo mano alla pianta organica del comune, con bandi di mobilità che hanno già consentito e consentiranno l’arrivo nel nostro Ente di dipendenti qualificati per far meglio funzionare una macchina amministrativa sotto organico e non valorizzata. Sono partiti i bandi per il centro comunale di raccolta che consentirà di rendere migliore il servizio di gestione dei rifiuti e di creare un vero centro di informazione e sensibilizzazione; per il museo al castello che consentirà di esporre i nostri reperti archeologici che si trovano negli archivi e nelle esposizioni dei vari musei della regione nonché di ricostruire la nostra storia dall’età del bronzo attraverso un percorso itinerante; il progetto GAL che individua tre percorsi turistici che intrecciano enogastronomia, percorsi naturalistici e religiosi con la via Francigena, il tutto con supporto di un’app (barcode) che guiderà il turista nel nostro territorio” concludono dal Partito democratico della città.
BrindisiOggi
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