Cresciuto a pane e politica, Somma ci prova: “Nessuna promessa, ma il mio impegno”

BRINDISI- Suo padre è stato consigliere regionale per tre legislature. Erano gli anni 70, uno dei costituenti della Regione Puglia, vice presidente della giunta regionale. A distanza di anni ci prova anche lui. Carmine Somma candidato nella lista La Puglia per Emiliano, lui un tesserato del Pd, ma dirottato nella civica dopo che il partito democratico ha deciso di candidare gli uscenti e due donne. Di estrazione di sinistra, dal Pc al Pd, passando dalle sedi di partito quando le campagne elettorali si facevano nelle sezioni. Oggi, ognuno deve fare da se. “Ci ho pensato qualche settimana dopo che Emiliano mi aveva chiesto di candidarmi- spiega Somma- poi ho deciso. Questa è  una campagna elettorale difficile. Ma ho deciso di dare il mio impegno. Non ho fatto promesse, ma ho garantito il mio lavoro per rappresentare una provincia da sempre penalizzata, anche perché piccola.”

Somma è un dipendente dell’Enel, non un mestierante della politica, ma lui è cresciuto mangiando politica. Quella dei tempi di Berlinguer. Sposato da 22 anni, con due figli Antonio e Laura. Fratello di Concetta Somma  assessore provinciale nella giunta di Michele Errico, e segretaria per 10 anni della Cgil.  “ In questa campagna elettorale- aggiunge Somma- ho incontrato tanta solitudine. Ho riscontrato tanta disaffezione per la politica, era difficile avvicinarsi alla gente. I cittadini hanno problemi serissimi. Questa esperienza mi ha profondamente coinvolto. Bisogna immettere nel circuito della politica gente che sia credibile, non nuovi candidati, ma candidati diversi. Non camaleonti della politica. C’è gente nella mia città, Francavilla, che dall’estrema destra è passata a sostenere Emiliano. I cittadini hanno bisogno di credere in qualcuno che sia credibile. E’ necessaria un’inversione di tendenza. Candidati integri moralmente.”

BrindisiOggi

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