BRINDIS- La Fipe/Confcommercio di Brindisi, in linea con le posizioni espresse dalla Federazione a livello nazionale, giudica assolutamente incomprensibile la decisione del Governo nazionale di mantenere il coprifuoco alle ore 22.00 e di vietare l’utilizzo delle sale interne di bar e ristoranti. In questo modo, quindi, le riaperture previste per le zone gialle vengono totalmente vanificate da restrizioni inaccettabili e che hanno il chiaro intento di punire chi, invece, ha dimostrato di voler rispettare le regole per evitare il diffondersi del contagio.
“Un esempio su tutti giunge proprio dalla Puglia, visto che i contagi sono tornati a salire nonostante i pubblici esercizi siano chiusi da settimane. E’ evidente che le cause sono ben altre e comprendono una campagna di vaccinazione ancora troppo lenta (nonostante le accelerate degli ultimi giorni) e controlli insufficienti per strada-dice la Fipe/Confcommercio- E’ questo il motivo per cui è necessario far sentire la nostra voce ad ogni livello per fare in modo che il Governo ci ripensi e modifichi alcuni contenuti del decreto legge sulle riaperture, oltre a mettere a disposizione risorse aggiuntive per i ristori che sono ancora troppo pochi e tardivi. Del resto, accanirsi contro la nostra categoria è davvero ingiusto ed ha già provocato, anche qui nel brindisino, la chiusura definitiva di tantissime attività. Allo stesso tempo, chiediamo ai sindaci dei Comuni della provincia di Brindisi di seguire lo stesso esempio di quanto sta avvenendo altrove, dove hanno già stabilito il rinnovo automatico delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, oltre ad aver fornito garanzie circa l’introduzione di procedure snelle per il rilascio di nuove concessioni. E’ il minimo che si possa fare per andare incontro alle esigenze dei titolari di pubblici esercizi”.
BrindisiOggi
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