BRINDISI – Saranno i carabinieri a valutare le “gravi irregolarità” evidenziate nella delibera che ha escluso la cooperativa Ferrante Aporti dagli appalti comunali. Il contenuto della relazione del dirigente del settore Affari generali Costantino Del Citerna, allegata al provvedimento approvato dall’esecutivo, è stato inviato alle forze dell’ordine per stabilire l’eventuale esistenza di reati penali.
Il documento si concentra su due affidamenti, uno del Comune e uno della Provincia, in cui sarebbero stati utilizzati gli stessi dipendenti negli stessi orari. Dai fogli di presenza presentanti ai due enti la cooperativa di Anna De Domizio, moglie del consigliere Giampiero Pennetta (Movimento Regione Salento), i quattro dipendenti che avrebbero dovuto svolgere il servizio socio-educativo per la prima infanzia, per il quale il Comune ha versato annualmente alla Aporti 248mila euro, erano contemporaneamente impegnati per la Provincia, che aveva affidato il progetto Noi in campo alla coop per 30mila euro.
Gli stessi quattro dipendenti, dai fogli di presenza, risultavano firmatari per entrambi gli affidamenti. “Risulta che gli operatori – riporta la relazione di Del Citerna – abbiano svolto contestualmente i due servizi, in posti diversi nelle stesse giornate e negli stessi orari, retribuiti da entrambi gli enti”. Una discrepanza a cui la Aporti ha risposto presentando alla Provincia documentazione aggiuntiva e spiegando che i primi fogli di presenza erano sbagliati.
La Aporti documenta la presenza di personale supplente per il progetto Noi in campo con altre firme senza spiegare, tuttavia, un’altra irregolarità. Sempre nella relazione, Del Citerna spiega che per il progetto della Provincia è stata utilizzata come sede il Centro di aggregazione giovanile del quartiere Paradiso, di proprietà del Comune, senza richiedere alcuna autorizzazione all’ente.
Nell’atto approvato dalla giunta, si delibera di sanzionare “con il divieto di contrattare con l’amministrazione comunale di Brindisi, escludendola dalla partecipazione alle future gare d’appalto, per comportamento in malafede”. L’amministrazione ha deciso di rispondere nei fatti preparando i bandi per riaffidare i servizi appaltati alla Aporti. Ma ha scelto anche di lasciare ai militare una valutazione del materiale raccolto. La lite tra Pennetta e il sindaco Mimmo Consales, lo scorso 25 marzo, in occasione del consiglio
comunale, in cui i due si sono lanciati accuse gravissime, era dunque soloil preludio di una battaglia che si è già spostata in procura.
Francesca Cuomo
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