Contro lo spreco di cibo, anche a mensa la “doggy bag”, la proposta di Iniziativa Democratica

BRINDISI – L’inserimento della “doggy bag”, un sacchetto per cibi che non vengono consumati in un luogo, previo pagamento, anche nelle mense brindisine.

È questa la proposta del capogruppo in consiglio comunale di Iniziativa Democratica, Francesco Cannalire.

“Lo spreco di cibo ha raggiunto su scala nazionale un livello preoccupante: come emerso da un recente studio, in un anno ogni famiglia butta via cibo per l’equivalente di un mese di spesa – ha dichiarato Cannalire – Tantissimo, se si contestualizza questo modo di fare in un quadro economico, nazionale, sicuramente, non tra i migliori. Questo studio ha evidenziato che tutta la filiera alimentare, che va dalla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione sino al consumo, è interessata dalla perdita di cibo.”

Quello dello spreco alimentare è un tema caro su più livelli istituzionali, tanto che i sindaci delle maggiori città mondiali si sono date appuntamento in questi giorni a Milano, in occasione dell’Expo, per sottoscrivere un patto di “urban food policy” tra rappresentanti. Obiettivo: instaurare buone prassi tra le città coinvolte e possibili soluzioni condivise con gli operatori del settore alimentare per limitare lo spreco.

“Anche per questo è necessario che la scuola rivesta un ruolo fondamentale per la sensibilizzazione e l’educazione al contrasto di questa pratica poco “smart” – conclude Cannalire – Un’idea, già adottata con successo in altre realtà, sarebbe quella di dotare, in modo sperimentale, le mense scolastiche brindisine di contenitori, definite “doggy bag”, per conservare porzioni di cibo non usufruito da far portare a casa, evitando così di sprecarlo. L’esperimento, se dovesse portare a risultati positivi potrebbe essere replicato, mediante le associazioni di categoria, alla ristorazione cittadina e i riscontri, a mio avviso, si farebbero ancora più apprezzabili, trasformando in buona consuetudine ciò che finora troppo pochi, ed in imbarazzo, facevano.”

BrindisiOggi

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