“Contratto nazionale per tutelarci dal Jobs Act”, l’appello dei lavoratori Enel

BRINDISI – È firmata a tre mani, che rappresentano l’intero comparto brindisino in protesta dei lavoratori della centrale Enel e del Centro Ricerca. I lavoratori di Filctem, Flaei e Uiltec di Brindisi si sono riuniti in due assemblee per valutare la piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto di settore che è stata approvata all’unanimità.

“Fondamentale è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, una garanzia generale per tutti i lavoratori del settore – dichiarano Frattini, Nibbio e Perrucci delle sigle sindacali – un contratto che deve essere integrato con una giusta e coerente contrattazione decentrata che tenga conto delle attività di ogni singola Unità produttiva e per il ruolo strategico che riveste la centrale di Cerano a livello nazione nel sistema elettrico.”

Sempre più spesso l’azienda ha l’esigenza di inserire giovani con contratto di inserimento e i ragazzi in alternanza scuola lavoro, perfezionando a fine percorso questi contratti a tempo indeterminato.

“Per questi e per tutti i nuovi assunti è necessario ostacolare attraverso il CCNL le scelte del Governo, contenute nel Jobs Act, rivendicando alle aziende del comparto elettrico, l’attivazione di maggiori tutele occupazionali, con la conferma del divieto di licenziare senza giusta causa, regolamentare i codici disciplinari e ridurre fino ad annullare, attraverso la contrattazione, il divario tra nuovi e vecchi lavoratori.”

Una mobilitazione nazionale sempre più necessaria per spingere il Governo a dare risposte alla crisi del termoelettrico che si ripercuote pesantemente sui lavoratori dei 49 impianti coinvolti, che aiuti a dotarsi di una strategia energetica nazionale attraverso un forte processo di diversificazione utile per ammodernare l’Italia.

“Serve un nuovo piano energetico nazionale che consideri le crescenti fonti rinnovabili incentivate, ma anche gli impianti tradizionali strategici, come l’impianto termoelettrico ENEL di Brindisi, essenziale per la stabilità della rete e per contenere i costi dell’energia elettrica – concludono Cgil, Cisl e Uil – La Centrale di Cerano con la realizzazione dei parchi carbone coperti e le innovazioni impiantistiche realizzate, il Centro Ricerca di Brindisi, con le attività e gli elevati carichi di lavori trasversali e integrati di Ricerca, del Laboratorio e del Servizio Specialistico per l’intera ENEL Generazione, sono asset strategici per il Gruppo ENEL da consolidare con nuovi investimenti per garantire stabilità occupazionale diretta e per l’indotto.”

A. P.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*