BARI- Per Canale Reale arriva il contratto di fiume, si è tenuta questa mattina presso la sede della Regione Puglia una riunione convocata dal Governo regionale ai fini della discussione della possibilità di sottoscrizione di un contratto di Fiume per la tutela e la valorizzazione del Canale Reale.
All’incontro hanno partecipato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Mario Tafaro, e rappresentanti di alcuni dei comuni attraversati dal corso d’acqua.
L’idea, già discussa dagli enti coinvolti nel corso di un incontro programmatico voluto dal Consorzio e che si è tenuto lo scorso settembre concernente la creazione una rete multifunzionale con al centro il Reale, è stata accolta con entusiasmo da tutti gli attori coinvolti.
La stipula del contratto di fiume sarà un’esperienza pilota per l’agognata rinascita del Canale Reale, il piano della Regione è quello di replicare poi l’esperienza in altre realtà pugliesi ben più complicate rispetto a quella locale, puntando in un secondo momento alla valorizzazione del fiume Ofanto.
Lo strumento, protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale del bacino idrografico di un corso d’acqua, permetterà la pianificazione di interventi specifici di rinaturalizzazione nelle aree che hanno risentito particolarmente dell’impatto antropico e l’ideazione di una strategia per la fruizione turistica del Canale.
Prospettiva assai cara all’ente gestore di Torre Guaceto che, a settembre, aveva già registrato l’interesse di tutti i Comuni coinvolti alla creazione del brand Torrente Reale.
Ora il Politecnico di Bari elaborerà uno studio preliminare alla sottoscrizione del contratto e poi si potrà partire con la pianificazione.
Per quanto concerne l’attività del Consorzio, invece, la prossima settimana si terrà una riunione con gli enti locali di riferimento ai fini della stesura di un progetto incentrato sul Reale da candidare alla misura 6.6 per la creazione della rete ecologica pugliese in seno al programma operativo regionale.
La partecipazione a questo bando costituirà una prima azione concreta in tema di tutela specifica.
Soddisfatto per il buon esito della riunione, il presidente Tafaro ha colto l’occasione per sollecitare l’intervento della Regione Puglia affinché l’Acquedotto Pugliese realizzi la condotta sottomarina nel minor tempo possibile, permettendo così lo sversamento dei reflui depurati aldilà del confine dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto.
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