BARI- Saranno almeno 300 i lavoratori dell’Arif che lunedì prossimo terranno un’assemblea davanti alla sede della della Presidenza della Regione Puglia per protestare contro l’approvazione della legge regionale 30 novembre 2022, n. 30. “Una norma approvata frettolosamente -afferma Antonio Gagliardi, segretario generale Flai Cgil Puglia, in assenza di confronto sindacale ed incardinata nella legge di variazione di Bilancio della Regione approvata in via definitiva lo scorso 23 dicembre, con l’obiettivo di cambiare l’inquadramento contrattuale a 745 dipendenti dell’Arif. Una vera e propria prepotenza che non tiene conto della generale volontà dei lavoratori e, soprattutto, in totale assenza di basi giuridiche che consentono una procedura di tale portata”. Lo scorso 19 gennaio -fanno sapere dal sindacato del settore agroalimentare della Cgil- l’Assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, intervenendo al congresso della Flai Puglia, aveva annunciato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge, avendo individuatosi profili di illegittimità costituzionale. “Sono stati rilevati contenuti di inapplicabilità -continua Gagliardi- peraltro prontamente rilevati e segnalati presso la Ragioneria dello Stato con una nota unitaria da Fai, Flai e Uila regionali. Non abbiamo ancora letto gli atti con cui la norma è stata osservata ma riteniamo plausibile che, oltre all’inconsistenza giuridica, vi siano elementi che determinano l’ingiustificata avversione di un contratto, quello per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria, legittimato ad essere applicato negli enti pubblici, determinando lo svilimento di specifiche figure professionali, la loro condizione salariale e previdenziale, nonché un aggravio per le casse della Regione, e dunque per i contribuenti, dovendo fare fronte a un costo economico da allocare tra le voci del Bilancio regionale, laddove si dovesse confermare la volontà di sostenere il cambio di contratto”. Non avendo ricevuto alcuna comunicazione -concludono dalla Flai Puglia- circa la volontà da parte del Governo regionale di fare marcia indietro rispetto alla norma in questione così come approvata, pur confidando nell’opera avviata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con i sindacati unitari abbiamo deciso di mantenere la mobilitazione per il prossimo 30 gennaio e, se sarà il caso, continueremo senza sosta nella convinzione di una protesta sacrosanta”.
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