BRINDISI – Dopo settimane di silenzio oggi parla il Pd di Brindisi. Il sindaco Rossi dice che è tutto sotto controllo, ma i democratici chiedono spiegazioni alla direzione della ASL dopo il contagio di 102 persone alla casa di riposo il Focolare e al centro riabilitativo San Raffaele di Ceglie. Questo il comunicato del Pd di Brindisi.
“La gestione da parte dell’Asl di Brindisi dell’emergenza coronavirus su tutto il territorio provinciale, soprattutto alla luce delle ultime gravi notizie del contagio di tanti ospiti e operatori sanitari della residenza “Il Focolare” e dei sanitari e ricoverati del centro riabilitativo San Raffaele a Ceglie, ha evidenziato numerose lacune.
In questi giorni abbiamo evitato di intervenire pubblicamente e aspettato chiarezza di intenti da parte dei responsabili dell’azienda sanitaria locale attendendo invano risposte ai tanti interrogativi che ognuno di noi, da tempo, si sta ponendo.
Auspicavamo che l’ultima videoconferenza dei sindaci della provincia di Brindisi, alla presenza del Prefetto e del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, potesse rappresentare un momento di franco confronto e l’occasione per individuare un percorso comune finalizzato ad affrontare in maniera coordinata l’emergenza sanitaria per il Covid19 proprio con l’Asl.
Il rischio di vedere vanificati tutti gli sforzi che stanno compiendo sia la Regione Puglia, con lo stanziamento di importanti risorse per l’emergenza, sia l’Amministrazione comunale di Brindisi, con il supporto alle fasce più deboli della cittadinanza, è concreto.
Per questo riteniamo sia il momento per l’assunzione di responsabilità dei vertici Asl e della chiarezza delle scelte.
L’impennata dei contagi a Brindisi obbligherà a scelte immediate e funzionali per non rischiare di far collassare il sistema sanitario locale.
Quindi invitiamo con fermezza l’Azienda Sanitaria di Brindisi a riferire senza indugio alle Istituzioni locali a partire dal Prefetto sulla reale situazione dell’emergenza coronavirus in questo territorio alla luce degli ultimi aggiornamenti.
I Sindaci della provincia, sopratutto, non possono essere tenuti all’oscuro o essere scarsamente informati alle volte con notizie contraddittorie, come successo finora, delle scelte sanitarie compiute e da compiere per affrontare l’aumento dei casi.
È altrettanto urgente chiarire anche le intenzioni sull’utilizzo dell’ex Di Summa o altra struttura da dedicare all’emergenza, lo stato d’avanzamento degli annunciati screening sierologici al personale sanitario e a tutti gli operatori ed è, soprattutto, necessario riferire in merito alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuale che risultano essere ancora gravemente carenti.
Queste considerazioni non sono una valutazione politica sull’operato della direzione dell’azienda sanitaria locale ma piuttosto rappresentano, purtroppo, una riflessione sostanziale dei fatti in un’insolita emergenza.
Siamo convinti che l’informazione trasparente debba essere alla base della comunicazione a cui tutti, dai rappresentanti istituzionali, ai mass media fino ai semplici cittadini, devono avere il diritto di accedere”.
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