BRINDISI- Consiglio comunale senza sindaca (dimissionaria), al suo posto la vice Mary Romanelli, da poco nominata assessore. È lei che questa mattina in assise ha ufficializzato la nuova squadra di governo, quella che ha aperto la crisi politica dopo che Angela Carluccio ha tolto la delega all’Ambiente all’ex assessore Francesco Silvestre, in quota ai Coerenti per Brindisi.
L’assise convocata solo per approvare l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione Marino e Scarano sulla rottamazione dei bollettini di Equitalia. Sul quale argomento c’era molta attenzione. Provvedimento approvato all’unanimità. E dopo qualche momento di tensione, per questioni sollevate da Elefante (Pd) e Rossi (Brindisi Bene Comune) sulla mancata notifica delle dimissioni della sindaca, in una discussione lampo la seduta si è conclusa.
Per poi passare alla conferenza capigruppo, mentre i lavoratori della Multiservizi erano in sit in fuori da palazzo di città. I dipendenti della società partecipata con le organizzazioni sindacali sono stati ascoltati in conferenza. Dopo di che è stato stabilito che il consiglio sulle partecipate e su Natuna si svolgerà il 6 febbraio prossimo. Dove l’amministrazione comunale Carluccio (dimissionaria) annuncerà di essere disposta al risanamento del debito di 1milione 300mila euro previo piano industriale con fusione con Energeko. Mentre fissato per il 16 febbraio il consiglio comunale in cui sarà discussa la sfiducia alla sindaca, sempre che lei non abbia reso esecutive le sue dimissioni. Il 13 a mezzanotte infatti scadranno i 20 giorni. In queste due settimane la sindaca dovrà capire se ha i numeri per continuare la sua esperienza politica-amministrativa.
Intanto si fa sempre più strada l’ipotesi di una giunta tecnica, così come più volte ha chiesto Luperti (colui che ha aperto la crisi), alla quale proposta potrebbe aggiungersi qualcuno dell’opposizione. Insomma in questi 16 giorni tutto può accadere.
BrindisiOggi
Cercasi urgentemente consigliere e/o assessore capace di spiegare come e da chi devono essere ripianati i debiti in milioni di euro della partecipata comunale denominata Multiservizi e se,con la fusione con Energeko, si corre il rischio di affondare anche quest’ultima.E’ gradito l’intervento di consiglieri e/o assessori che abbiano ricoperto l’incarico più volte nel passato.Possono naturalmente partecipare anche tutti coloro che durante il loro mandato sono passati dalla maggioranza alla opposizione e viceversa oppure cambiata in corsa la casacca politica.