Consiglio comunale sulla sicurezza, tante le autorità in scaletta ma Bbc non ci sta: «No alle passerelle, non partecipiamo»

MIMMO CONSALESBRINDISI – Sindaci, presidenti dei consigli comunali, assessori e consiglieri di tutti i Comuni della provincia, autorità locali e vertici delle forze dell’ordine, il prefetto, Nicola Prete, il sottosegretario all’Interno, Filippo Bubbico, la senatrice Doris Lo Moro, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali, il procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Cataldo Motta, il procuratore capo del Tribunale di Brindisi, Marco Dinapoli, e il vescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Cosimo Caliandro. Saranno questi i protagonisti del consiglio comunale monotematico che si terrà domani, alle 16, a Brindisi, nel Nuovo Teatro Verdi. L’urgenza della convocazione di un’assise pubblica allargata a così tanti protagonisti della vita pubblica locale e nazionale si è resa necessaria per battere un colpo e approfondire le problematiche relative alla sicurezza e alla legalità sul territorio, vista la recrudescenza di episodi criminosi degli ultimi tempi. Saranno presenti anche il componente della Commissione Antimafia al Senato, Salvatore Tomaselli, e il senatore  Vittorio Zizza, membro della  Commissione parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

bubbico prefettoIl consiglio comunale sarà aperto al pubblico e, tra i vari interventi in scaletta, parleranno alla platea  il presidente del consiglio comunale di Brindisi, Luciano Loiacono; il sindaco, Mimmo Consales;  il presidente del consiglio comunale di Villa Castelli, Lucia Trinchera, a nome di tutti i comuni; il presidente della Provincia, Maurizio Bruno; il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Malcarne; un rappresentante delle organizzazioni sindacali; uno studente; il vescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Cosimo Caliandro; il procuratore distrettuale antimafia, Cataldo Motta; il presidente della Commissione Parlamentare, Doris Lo Moro; il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. Nonostante la massiccia e trasversale, intesa sia in senso politico che istituzionale, la presenza di autorità tra i presenti e tra chi interverrà direttamente ai lavori, non tutti in città stanno salutando positivamente l’iniziativa pubblica di domani. «Siamo fortemente preoccupati per le modalità superficiali e spettacolari con le quali si vuole affrontare un tema serio come quello della legalità e dell’emergere di un fortissimo disagio sociale che esplode virulento anche con fenomeni criminosi – spiegano gli attivisti di Brindisi Bene Comune – Quando si discusse in una conferenza dei capigruppo dell’organizzazione di un consiglio comunale sul tema, evidenziammo come tale consiglio non poteva ridursi a una passerella nella quale chiedere esclusivamente più repressione, non affrontando al contempo, con misure concrete, il crescente disagio sociale». Fatta questa premessa, Bbc allarga il ragionamento, cercando altrove le possibili cause della situazione venutasi a creare sul territorio e ribaltando il punto di vista sull’argomento.

riccardo-rossi«Di fondamentale importanza – proseguono – è una seria discussione sul recupero dell’etica in politica. Quante carriere politiche si sono fondate sul voto clientelare e sullo sfruttamento del disagio sociale? Così come sempre più spesso si costruiscono coalizioni elettorali con 10 liste e quasi 400 candidati buone per raccogliere in ogni modo un consenso elettorale che evidentemente non poggia esclusivamente su proposte politiche». Il marcio, quindi, proverrebbe anche da un cattivo esempio e dalla mancanza di etica che la politica locale offrirebbe ai cittadini. «E ancora più paradossale è che quel consiglio sarà preceduto dal consiglio comunale mattutino dedicato agli assestamenti di bilancio in cui la maggioranza propone di tagliare i fondi per l’Istituzione per la Prevenzione del Disagio Sociale e per il funzionamento della Commissione delle Pari Opportunità. La mattina si tagliano con l’accetta fondi per contrastare emarginazione e discriminazione e il pomeriggio si invoca repressione e sicurezza». Le riflessioni di cui sopra hanno portato Bbc alla decisione di non partecipare all’incontro pubblico del Verdi, definito “un consiglio passerella”.

BrindisiOggi

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