BRINDISI – Il consiglio comunale di Brindisi ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dall’Ufficio di Presidenza, composto dal presidente Giuseppe Cellie e dal vice presidente Massimiliano Oggiano, sulla disattivazione del laboratorio di Patologia clinica distrettuale e tossicologica dell’ex Di Summa e del laboratorio Urgenza-Emergenza dell’ospedale Perrino di Brindisi.
Da dicembre 2018, infatti, sono stati disattivati i laboratori provocando un grave danno l’utenza che poteva effettuare importanti test, analisi e screening diagnostici. A testimonianza della loro utilità ci sono i circa 400mila esami annui effettuati, corrispondenti a circa 3 milioni di euro di fatturato annuo, parte dei quali anche con consegna a domicilio dei referti. “E’ utile ricordare che, come dispone l’Oms- si legge in una nota dell’ufficio di Presidenza – bisogna impedire o limitare al massimo l’accesso in ospedale di pazienti ambulatoriali al fine di diminuire le ulteriori infezioni.
Per tutte queste ragioni il consiglio comunale ha impegnato il sindaco Riccardo Rossi, anche in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl Brindisi, e l’intera giunta comunale ad “intervenire senza indugio presso la Regione Puglia per chiedere la revoca della decisione di disattivare il laboratorio territoriale Di Summa e il laboratorio Urgenza-Emergenza Perrino e, di contro, attivare seriamente un progetto organico per la ristrutturazione della rete dei laboratori analisi già fatta in altre regioni d’Italia privilegiando invece il territorio e l’emergenza-urgenza”.
L’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale dell’ordine del giorno, avverso la disattivazione dei laboratori territoriali del Di Summa e della Urgenza- Emergenza del Perrino, segna inequivocamente l’interesse nei confronti della gran massa di utenti, rilevabile dai circa quattrocentomila pazienti che hanno fatto ricorso in un solo anno ad esami clinici. Ora, se è giusto l’invito della presidenza comunale a limitare l’accesso in Ospedale ai casi necessari ed urgenti, altrettanto utile appare ricordare l’impegno alla realizzazione di una rete di laboratori di analisi alla stregua di quanto realizzato in altre regioni.
Brindisi, 01/03/2019 Franco Leoci