CAROVIGNO- Il sindaco di Carovigno Carmine Brandi non riesce a ricucire la sua maggioranza, dopo qualche ora dall’azzeramento della giunta, i consiglieri comunali raccolgono le firme per le dimissioni davanti al notaio. Cade anche l’amministrazione di Carovigno. Un effetto domino che ormai sta colpendo diversi comuni del Brindisino. Solo un mese e mezzo fa è toccato a Francavilla Fontana.
Undici consiglieri si sono dimessi, 9 della maggioranza e due dell’opposizione. Gli ex di Brandi accusano il sindaco di aver tentato di fare il ribaltone, cercando di conquistare la fiducia di qualche esponente del Pd. Intanto Brandi su Facebook annuncia le sue dimissioni: “A seguito del decreto di azzeramento della giunta comunale, firmato questa mattina, ho appena rassegnato le mie dimissioni da Sindaco a causa delle profonde divergenze con una parte della maggioranza che hanno finito per compromettere il rapporto di fiducia e per influire negativamente sull’andamento dell’azione amministrativa. Ringrazio i cittadini che hanno apprezzato il mio modo di essere al servizio della collettività. Ho cercato con tutto me stesso di cambiare le sorti del nostro paese ma..”
Carovigno tornerà al voto a maggio prossimo. Si tratterà di un commissariamento flash che durerà solo quattro mesi. Brandi è stato eletto nel 2015, la sua amministrazione è durata due anni e mezzo. Era il candidato di Direzione Italia, dell’area di Vittorio Zizza, ma a quanto pare nel tempo i rapporti si sono lacerati, sino all’epilogo di questo pomeriggio.
Sono otto i Comuni che dovranno rieleggere a maggio il proprio governo cittadino, e solo uno, San Donaci, per scadenza naturale di mandato, gli altri come Brindisi, Francavilla Fontana, Torre Santa Susanna, Oria, San Pietro Vernotico, e San Donaci per crisi politiche amministrative e Torchiarolo per l’arresto del sindaco.
BrindisiOggi
Siamo nella lista dei peggiori dei peggiori, complimenti,