BRINDISI-Nessun rinvio. Questa la risposta del sindaco Consales alla richiesta di rimandare il consiglio comunale del 20 novembre sull’accorpamento a Lecce presentato dai consiglieri di opposizione Roberto Fusco, Giovanni Brigante e Riccardo Rossi. L’assise martedì si riunirà, per Consales un atto di responsabilità del Consiglio comunale. Nello stesso tempo il primo cittadino con una nota ufficiale interviene sulla manifestazione popolare organizzata dagli stessi tre consiglieri per domani pomeriggio. ” La vicenda del riordino delle Province rappresenta un banco di prova della maturità dei nostri cittadini- afferma il primo cittadino- Nel senso che dobbiamo dimostrare di avere a cuore il nostro territorio e di essere disposti a lavorare per evitare di continuare a subire penalizzazioni. Non c’è nessuna ragione per non aderire a questa protesta che serve a sensibilizzare la città di Brindisi ed a risvegliare un orgoglio sopito da troppo tempo. Nessuno pensi, però, di poter utilizzare a fini elettorali questo argomento oppure di ottenere facili consensi da poter poi spendere in altre direzioni. In piazza è giusto (e forse anche doveroso) che scendano tutti i cittadini a sostegno di una battaglia di principio ed allo stesso tempo di tutela del nostro futuro”. Il sindaco ci tiene però a sottolineare che una manifestazione per strada non può sostituire il ruolo del Consiglio comunale. “ Un assise- aggiunge Consales- saremo chiamati a decidere senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni. Spiace dirlo, ma anche tra alcuni promotori della manifestazione si continua ad affermare che è opportuno limitarsi a sostenere le ragioni di Brindisi per cercare di evitare di essere accorpati alle province limitrofe. Non è così. E’ falso. Non si può far finta di ignorare che la partita non si gioca a bocce ferme. In questo momento, infatti, la provincia di Brindisi è stata già accorpata per decreto alla provincia di Taranto e se il Consiglio Comunale di Brindisi non deciderà diversamente, martedì prossimo sarà inevitabile che si finisca proprio a Taranto. Una scelta che i brindisini, come anche testimoniato in maniera unanime dai rappresentanti degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, non condividono in alcun modo, in quanto sentono decisamente più confacente la scelta di dar vita con Lecce ad una grande provincia del Salento”.
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