BRINDISI-Non avrebbe voluto rispondere al centrodestra che lo ha attaccato dopo il ritiro della candidatura di Brindisi a capitale europea della cultura, ma lo fa. Perché è necessario un chiarimento. Consales spiega le ragioni che hanno portato la sua giunta a sostenere la candidatura di Lecce. “Da sindaco ho dato pieno consenso alle iniziative promosse per la definizione dei procedimenti concreti da porre in essere connessi al percorso di candidatura, anche attraverso l’adesione alla Associazione delle Città d’Arte e di Cultura italiane, il confronto con le altre città candidate e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’impegno perché si pervenisse ad una unica candidatura pugliese- spiega il sindaco di Brindisi- Questo ultimo non è un dato secondario, perché è illogico frantumarsi di fronte a tali scelte, facendo prevalere i municipalismi”.
Consales dice che non vi è una rinuncia, ma una condivisione di una candidatura che, attraverso Lecce, inglobi tutto il Salento e veda Brindisi quale parte integrante ed ente promotore, non sostenitore. “Nell’ambito di un confronto aperto con Regioni e Governo- continua il primo cittadino- questa Amministrazione vuole lavorare per essere all’interno del Programma Italia 2019, che sappia ricorrere alle direttive europee per intercettare le risorse previste per il nuovo ciclo della programmazione 2014-2020. Questo programma, sollecitato dal Governo, tende ad individuare strumenti e risorse per realizzare progetti e idee che, nel ridisegnare un nuovo modello di sviluppo per il Paese, facciano perno proprio sulla cultura. Assieme alla città di Lecce stiamo individuando azioni ed iniziative che vedano Brindisi protagonista e, con Brindisi, tutti i soggetti interessati. In questa programmazione saranno utilizzate quelle strutture e quei beni che sono stati restituiti alla pubblica fruibilità in questi anni e che questa amministrazione, a partire dal prossimo esercizio finanziario, si impegna a manutenere, differentemente da quanto è avvenuto nel passato, con le necessarie risorse economiche” .
Le due amministrazioni avrebbero già concordato che il dossier di candidatura indicherà eventi, manifestazioni, progetti che abbiano luogo a Brindisi, all’interno di un progetto che sappia guardare all’Oriente (alla Bulgaria, in primis) attraverso il porto di Brindisi. “Non si può, quindi, parlare di resa- conclude Consales– ma di una lettura oggettiva e seria dei fatti, con l’auspicio, che rinnovo, che si voglia lavorare assieme e per il bene di questa città, che non merita e non ha bisogno di polemiche sterili e pretestuose.
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