BRINDISI- Dovrà chiarire la sua posizione in fase dibattimentale. Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, insieme ad altre persone è stato rinviato a giudizio per l’inchiesta sull’affidamento dei servizi di call center e rassegna stampa del Comune di Brindisi alla News, sua vecchia società, e per il pagamento in contanti di un debito con Equitalia. Prosciolti invece gli altri due indagati, il capo di gabinetto del Comune di Brindisi Angelo Roma e Tommaso Gagliani dirigente dei Servizi finanziari del Comune di Brindisi. Con Consales vanno a processo, il suo ex socio della News Sabino Porro, Alessio Vincitorio al quale sono state cedute le quote della News dopo l’elezione del primo cittadino, e Giuseppe Puzzovio ex direttore della sede brindisina di Equitalia.
Il processo partirà il 7 novembre prossimo. La decisione del gup Maurizio Saso è giunta nel primo pomeriggio di oggi dopo una lunga udienza preliminare che ha visto l’intervento degli avvocati degli indagati e dei due pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.
Per Consales, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, l’accusa è di abuso d’ufficio, concussione e truffa. Il sindaco è stato invece prosciolto per i reati di falso e abuso d’ufficio in merito all’affidamento diretto della rassegna degli eventi estivi all’associazione Motumus.
Di concussione insieme al sindaco deve rispondere anche il direttore di Equitalia Giuseppe Puzzovio secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti questi avrebbe “costretto o indotto” i propri dipendenti a prendere i soldi in contanti e a portarli in banche di loro fiducia per trasformarli in assegni circolari intestati a Equitalia. Evitando così la tracciabilità del denaro. Con la conseguenza di un pagamento fatto illecitamente. Si tratta del pagamento di un debito personale di Consales di circa 300 mila euro, il pagamento in contante è avvenuto per almeno 20 mila euro. Tre le rate contestate.
Tra le accuse anche l’ ipotesi di truffa, perché la News avrebbe avuto un debito di circa 428 mila euro che non era stato messo a conoscenza di amministratori e politici che hanno così acconsentito all’assegnazione in proroga del servizio. Proroga avvenuta per almeno due volte dopo che Consales era diventato sindaco. Secondo gli inquirenti il primo citatdino sarebbe rimasto effettivamente proprietario della società anche dopo le elezioni, la vettura da lui in uso era intestata a News, così come veniva pagata dalla società la bolletta del suo telefono cellulare.
In poche parole è stata nascosta la situazione debitoria di News, per la quale non avrebbe potuto più ottenere l’affidamento.
Le indagini coordinate dalla Procura di Brindisi sono state eseguite dagli agenti della Digos.
Intanto il Comune di Brindisi non si è costituito parte civile, nonostante riconosciuto tra le parti offese, la giunta comunale questa mattina in concomitanza con l’udienza preliminare ha approvato la delibera con la quale spiega le ragioni per le quali l’ente non ha presentato richiesta di risarcimento danni in sede di udienza preliminare. (leggi articolo https://www.brindisioggi.it/comune-non-si-costituisce-parte-civile-contro-consales-motivazioni-giunta/
Lu.Po.
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