BRINDISI- Continua il botta tra il sindaco Consales e il capogruppo del Pdl Mauro D’Attis sulla vicenda porto. Dopo essere stato definito bugiardo il primo cittadino rigetta le accuse al mittente. “Essere definito un bugiardo da un personaggio da circo come Mauro D’Attis suona addirittura come un complimento- afferma Consales- Per fortuna i brindisini conoscono bene il sottoscritto e il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale e possono valutare i comportamenti di ciascuno. D’Attis è uno dei complici della combriccola che per anni, dai tavoli romani, baresi e brindisini della politica di centro destra, ha deciso le sorti del porto di Brindisi decretando la morte di questo scalo. La scelta di Haralambides è stata l’ultima perla e adesso D’Attis pensa di potersi lavare la coscienza affermando di ‘essersi sbagliato’ e quindi di volere le dimissioni del professore greco. Troppo tardi!”.
Consales ricorda il vecchio ruolo svolto da D’Attis, da vice sindaco di questa città, parla di coraggio e attribuiti. “Chi si è opposto con ogni mezzo ad Haralambides è stato il sottoscritto insieme ad una pattuglia di coraggiosi componenti del comitato portuale, tra cui i rappresentanti della Regione Puglia, della Camera di Commercio e di Confindustria. Noi abbiamo prodotto atti concreti mentre D’Attis, il senatore Zizza e Oggiano chiedevano incontri al Presidente del porto. A che scopo? E di cosa avranno parlato Zizza e Oggiano nel loro ultimo recentissimo incontro presso l’Autorità Portuale? Della nomina del segretario generale? Dei programmi per la ripresa di traffici? Delle gare d’appalto assegnate di recente dallo stesso ente portuale? Oppure hanno anticipato ad Haralambides la decisione che dopo pochi giorni il centro destra avrebbe chiesto le sue dimissioni? D’Attis ha fin troppi peccati da farsi perdonare per i tanti anni in cui ha governato la città (con i risultati deludenti che sono sotto gli occhi di tutti) ed è l’ultimo titolato a parlare di porto- continua il sindaco- Del resto, basta vedere cosa non ha fatto quando ha svolto le mansioni di vice sindaco plenipotenziario e ciò che questo Sindaco ha fatto in un solo anno (fanno fede anche i verbali del Comitato Portuale….). Per guidare una città ci vogliono idee, coraggio e attributi. D’Attis, invece, ha dimostrato soltanto di avere un orecchio lungo per origliare (senza capire il senso reale di una sola parola) una telefonata tra un segretario di partito ed un sindaco. Troppo poco per avere diritto di parola in una città che ha bisogno di ben altro rispetto ad uomini dal pettegolezzo facile. D’Attis ha annunciato che non parteciperà all’incontro di lunedì sul futuro del porto da me convocato. vedremo a chi daranno ascolto coloro che hanno realmente a cuore le sorti di Brindisi”.
BrindisiOggi
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