Consales replica a D’Errico: “Usi l’amministrazione comunale per la resa dei conti nel Pd”

INTERVENTO/ L’intervento di Cristiano D’Errico merita alcune riflessioni, non fosse altro perché è ormai consuetudine tirare per i capelli l’Amministrazione Comunale per tentare di consumare una resa dei conti all’interno del Partito Democratico.

D’Errico, vale la pena ricordarlo, in occasione dell’ultimo congresso cittadino è stato il candidato di un’area che si è contrapposta a chi, invece, sosteneva l’ex segretario Antonio Elefante. In quella occasione vinse quest’ultimo e D’Errico con il tempo ha scelto di ricavarsi una nicchia tra i “contestatori a prescindere”. Alle sue provocazioni ho risposto invitandolo al dialogo: le idee del suo gruppo confrontate con sindaco, assessori, capogruppo del PD e presidente del Consiglio. Forse quell’apertura spiazzò un po’ tutti, tanto è vero che fu restituita al mittente. Del resto, provo a capire D’Errico: meglio mettersi in un angolo e criticare tutto, limitandosi a qualche intervento sulla stampa invece di dar vita a proposte concrete, a dibattiti ed incontri operativi, nell’interesse della città.

Il commento relativo all’ultima seduta consiliare non fa eccezione. Critica il consigliere Sergi definendolo incoerente per aver votato a favore degli assestamenti di bilancio. Gli ha dato fastidio prendere atto che proprio Sergi non se l’è sentita di far commissariare l’Amministrazione della sua città. Ha votato positivamente, peraltro, garantito da un parere totalmente positivo espresso dai revisori dei conti. D’Errico, invece, quasi quasi giustifica i consiglieri Renna ed Elefante per l’astensione al momento del voto. Passi per il primo (che ormai utilizza da tempo questi strani trabocchetti), che giudizio si può dare su un consigliere che continua ad ignorare le decisioni del suo gruppo consiliare e che usa il suo ruolo di consigliere comunale per consumare vendette che riguardano solo le vicende del PD? Da quale parte stanno realmente le contraddizioni e le incoerenze?

Da un osservatore attento come D’Errico, poi, mi sarei aspettato un commento meno superficiale sulle sorti della Brindisi Multiservizi. Questa società partecipata è stata tirata fuori dalle sacche dei debiti proprio dalla mia Amministrazione ed oggi si avvia verso un definitivo risanamento. Pensare di accorparla alla Energeko (una società almeno dieci volte più piccola…) è una semplice follia che avrebbe avuto un senso solo nel caso in cui la BMS avesse rimediato un deficit di bilancio anche nel 2015. E così sappiamo bene che non sarà!

Quanto a possibili assunzioni nello stesso sodalizio, D’Errico stia sereno: il sottoscritto non ne ha effettuata neanche una in tre anni e mezzo, respingendo al mittente ogni tentativo del ‘partito delle clientele’ che in passato ha agito in maniera trasversale attraverso posti di lavoro, consulenze e subappalti. Se ci sarà la necessità di altre braccia, si farà ricorso ai lavoratori socialmente utili già in servizio a Palazzo di Città, dimenticati da tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni.

Tutto questo, però, per D’Errico non vale. Come non valgono a nulla gli sforzi (vincenti!!!!) per far ripartire la città, per recuperare decine di milioni di evasione, per ottenere nuovi finanziamenti collegati alla realizzazione di infrastrutture, per realizzare per la prima volta una “vera” offerta universitaria che è cosa ben diversa rispetto al costoso surrogato di questi anni.

Infine, un riferimento ai rifiuti. D’Errico la smetta di dire stupidaggini: se ne sono accorti anche i sub commissari regionali che a Brindisi è scoppiata la stessa emergenza che ben presto riguarderà tutta la Puglia. Per dieci anni questa regione ha nascosto i rifiuti sotto il tappeto, evitando di porsi il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso una rete impiantistica adeguata. Ed oggi abbiamo discariche stracolme e idee confuse. L’unica cosa certa è che io non darò mai il mio assenso all’utilizzo della centrale Edipower per la combustione di rifiuti.

Se D’Errico vuole realmente parlare di Brindisi e del suo futuro noi restiamo a disposizione. Se, invece, il problema è il suo rapporto con il PD sa bene che ha sbagliato indirizzo. Io, per il momento, non sono della partita.

Mimmo Consales

sindaco di Brindisi

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