BRINDISI- Dopo gli attacchi del consigliere comunale Giampiero Pennetta sulla nomina del nuovo segretario generale dell’Autorità portuale non si fa attendere la replica del sindaco Mimmo Consales. Per correttezza pubblichiamo integralmente la risposta del primo cittadino
“La polemica innescata in maniera pretestuosa da un consigliere comunale non merita una replica da parte del Sindaco. Nel caso specifico, però, il consigliere Giampiero Pennetta ritengo sia andato ben oltre i confini della decenza.
Pennetta è una persona molto attenta alle vicende cittadine ed è dotato anche di una particolare preparazione sugli argomenti su cui interviene ed è proprio per questo che non può essere accusato di ‘ignoranza’. Un limite, insomma, che non gli appartiene. Si tratta, piuttosto, di un penoso tentativo di spostare su altri fronti una polemica che lo vede coinvolto in prima persona e che riguarda i suoi palesi conflitti di interessi tra il ruolo di consigliere comunale e quello di imprenditore (di fatto) nel settore dei servizi sociali. Una anomalia che l’Amministrazione comunale che presiedo ha avuto il coraggio (dopo tanti anni di inspiegabile silenzio) di denunciare pubblicamente ed alla competente autorità giudiziaria. Visto, però, che questa volta Pennetta vuole occuparsi di porto, non mi sottraggo alla polemica. Il sindaco sarebbe da ‘far dimettere’ per il sol fatto di aver detto chiaramente come la pensa sulla nomina del nuovo segretario generale dell’Autorità Portuale. Qualcuno voleva attribuirmi il consenso ad una scelta compiuta legittimamente dal presidente Haralambides ed io ci ho tenuto a ribadire che tale consenso non ci è mai stato e che io, invece, ho affermato per iscritto, a titolo personale, che un altro candidato è dotato di tutto ciò che occorrerebbe al porto di Brindisi. Insomma, tutto alla luce del sole! E forse è stato proprio questo a far agitare Pennetta, il quale probabilmente teme che questa trasparenza possa diventare una prassi, mettendo in serio pericolo un andazzo che ha caratterizzato la politica brindisina negli ultimi anni e che ha contribuito a determinare lo sfascio che noi abbiamo ereditato. Certo, il sindaco fa parte del Comitato Portuale ed in tale sede dovrà dire come la pensa. Ma Pennetta – che non è ‘ignorante’ – sa bene che il comitato non funge da commissione esaminatrice ed è assolutamente legittimo che un Sindaco dica con chiarezza di preferire un candidato ad un altro, nell’esclusivo interesse del porto di Brindisi dove – è bene ribadirlo – non gestisco aziende di famiglia e quindi non ho alcun interesse diretto. Mi rendo conto che il ‘salto’ culturale è notevole: fino ad oggi le nomine sono state decise a tavolino nelle segreterie di ministri e sottosegretari, con l’atteggiamento passivo dei politici e degli amministratori locali. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con un porto che ormai versa in condizioni disperate. Quindi Pennetta se ne faccia una ragione: le sorti di Brindisi questo sindaco non se le fa imporre da nessuno e come unico referente ha i cittadini a cui sta a cuore il futuro di questa città”.
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