Consales: «Non mi dimetto, ho solo pagato le tasse»

BRINDISI – «Domattina sentirò il mio avvocato e insieme decideremo il da farsi. Sono pronto a dimostrare di essere estraneo ai fatti contestati. Ho solo pagato le tasse». Questo, in sintesi, il pensiero di Mimmo Consales, sindaco di Brindisi, a poche ore dall’avviso di garanzia fattogli recapitare dalla Procura di Brindisi per ricettazione e riciclaggio. Il primo cittadino, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, è tranquillo quando spiega come, secondo lui, sarebbero andate le cose.

«Stiamo parlando di 20, 22mila euro di tasse che ho versato in un anno. Mi si contesta di averlo fatto in contanti invece che con assegni circolare, violando, così, le ultime norme in materia di riciclaggio ma sono pronto a dimostrare di non avere niente a che fare con questi reati. Se avessi voluto riciclare dei soldi, li avrei messi in una valigia e li avrei portati all’estero».

Stando così le cose, le sue eventuali dimissioni non sono un’ipotesi da prendere in considerazione. «Non credo che Brindisi meriti una gestione commissariale: io lavoro per una città che ha una serie di problemi che vanno affrontati e risolti. Ne dico uno per tutti: oggi, per la prima volta, si è indetta una gara per l’aggiudicazione del servizio di gestione dei rifiuti. Prima d’ora si è sempre proceduti con ordinanze sindacali e affidamenti diretti: una cosa insopportabile».

Intanto Equitalia, con un comunicato, ha reso nota la sua posizione. «In merito all’inchiesta della magistratura di Brindisi che vede interessato, tra gli altri, anche l’ex direttore della sede locale di Equitalia, si precisa che sono state attivate le procedure per allontanare in via cautelativa il dipendente dal servizio. Si precisa, inoltre, che Equitalia ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nel procedimento penale».

Maurizio Distante