BRINDISI– Multiservizi e crisi politica. Per la prima si prende tempo ,e si cerca di recuperare qualcosa per cui non esisterebbero più le condizioni, ma si spera. La seconda risolta con l’intervento del sindaco Mimmo Consales e con gli attacchi dell’opposizione, mentre la maggioranza resta in silenzio, solo alla fine interviene il capogruppo del Pd Salvatore Brigante. Strategia politica del centrosinistra. La mattinata del Consiglio comunale si svolge così. In un Comune assediato dai 170 lavoratori della Multiservizi l’assise approva all’unanimità la delibera con la quale si incarica la giunta di esperire il procedimento per l’esenzione dell’obbligo dismissivo della società avviando contestualmente il procedimento di privatizzazione con la ricerca dell’Advisor. Nello stesso tempo è stato dato mandato alla giunta di incaricare due consulenti esperti in materia di diritto societario e di società pubbliche, affinchè verifichino entro 60 giorni la fattibilità della Multiservizi e della Energeko o in aziende speciali per la gestione di servizi pubblici locali privi di rilevanza economica o al mantenimento degli attuali assetti di società a totale capitale pubblico. Quindi bisognerà aspettare ancora un po’, per sapere cosa si potrà fare.
Archiviato per 60 giorni il problema, il sindaco, passata la campagna elettorale, è intervenuto per la prima volta in assise sulla verifica politica, guai a chiamarla “crisi”. Nessuna crisi per la maggioranza.
Consales fa il bilancio delle cose fatte in questi primi dieci mesi di governo: sgombero del dormitorio, lavori lungomare e recupero Imu dell’Enel. “Per far questo, molte volte non ho potuto fare a meno di svolgere le mansioni del sindaco decisionista. Forse è stato un errore, come molti altri che certamente posso aver commesso in totale buona fede, come mi auguro potrà stabilire l’Autorità giudiziaria che sta indagando sul mio conto- afferma il sindaco- Decidere in fretta e spesso da solo, però, ha risolto tanti problemi ma ha creato qualche tensione all’interno della maggioranza. Il tutto, insieme ad un collegamento non sempre perfetto tra un esecutivo giovane ed in parte inesperto e i gruppi consiliari. La colpa non è di nessuno di loro.
Poi Consales saluta l’ex assessore di Sel Dolores Fiorentino, l’unico assessore sostituito nei primi cambiamenti in giunta, quelli prima della crisi: “Consentitemi, però, un passo indietro per ringraziare una persona che non è più al mio fianco. Si tratta di Dolores Fiorentino che ha lavorato bene ma che ha pagato personalmente per colpe non sue perché la politica, al di là di ipocrisie che non mi appartengono, è fatta anche di numeri e del rispetto di patti che qualcuno non ha onorato per suo conto, non dando consistenza al suo inesistente gruppo consiliare. Mi auguro di incontrare Dolores in altre occasioni, e forse con altri ruoli che ne valorizzino le sue capacità umane e professionali”.
Sulla verifica politica parla solo il sindaco, tanto che l’opposizione di centrodestra e di sinistra definiscono dibattito inadeguato. “Il dibattito sulla crisi politica dell’Amministrazione Consales- affermano le opposizione da D’Attis, a Rossi e Brigante– è stato molto povero e non adeguato. Gruppi determinanti come Udc e Noi Centro, che hanno aperto la crisi, non sono intervenuti e solo dopo le richieste dell’opposizione ha parlato il consigliere Salvatore Brigante”.
Mauro D’Attis, Pdl, accusa la maggioranza di voler cancellare tutto ciò che di buono è stato fatto dalla precedente amministrazione. “Dove è il cambiamento? A parte i comunicati stampa l’immobilismo è nei fatti”.
Riccardo Rossi, Brindisi Bene Comune, rincara la dose sul problema del dormitorio, sui 23 immigrati rimasti senza un tetto, 10 dei quali da gennaio dormono nella sede di BBC, e dopo il crollo del solaio dal nuovo centro che ospita gli extracomunitari. Chiede al sindaco: “ di far emergere le responsabilità e di far venire alla luce i rapporti tra affari e politica che da anni non fanno funzionare le cose a Brindisi”.
Mentre Giovanni Brigante, Sviluppo e Lavoro, sollecita la maggioranza ha votare la fiducia sul nuovo esecutivo, visto la presenza di tre nuovi assessori. Ma il centrosinistra non accoglie la richiesta.
Restano in totale silenzio i gruppi di Noi centro e Udc, loro non hanno nulla da dire, almeno in Consiglio.
Lucia Portolano
Consales, come il suo vecchio amico e sponsor, Ferrarese, è solo il propagandista di se stesso. Elenca come successi iniziative di poco conto o ancora da concretizzare. Migliori di lui non sono tuttavia i suoi avversari politici, D’Attis, Brigante, già inutilmente sperimentati, o campioni di trasformismo. Alla fine la gente perderà completamente la fiducia, e prevarranno qualunquismo, velleitarismo, grillismo, in salsa brindisina…
A leggere le dichiarazioni del Sindaco,c’è da rimanere allibiti! La parola giusta per il suo atteggiamento operativo ,non ” decisionista” ma veramente “incredibile” da far rimpiangere i sindaci del secolo scorso…a partire dal 1500 fino alla fine del 1800…dei quali vi è ampia e disponibile documentazione: la consigliamo all’attuale sindaco ed agli eletti dal popolo…potranno trarne educativo insegnamento anche per evitare figuracce prossime venture!!!!!