BRINDISI– Niente sconti , il sindaco Mimmo Consales convoca nuovamente i dirigenti dell’Edipower in un vertice alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, degli assessori comunali, del Presidente del Consiglio comunale e dei capigruppo consiliari. Lo aveva annunciato già qualche giorno fa rispondendo ai dubbi ed alle perplessità mostrate dai Cobas che chiedevano lumi sul piano industriale relativo all’ambientalizzazione. Il primo cittadino aveva assicurato: “sono disposto a disporre la chiusura della centrale per poi aprire una grande vertenza con la stessa società per pianificare il futuro dei lavoratori e gli interventi di bonifica successivi alla dismissione dell’impianto”. Ora Consales fa un ultimo tentativo convocando l’azienda per il prossimo 16 gennaio a Palazzo Nervegna. “I dirigenti Edipower – ha affermato il sindaco – si erano impegnati a fornire il Piano Industriale relativo alla centrale elettrica di Brindisi entro dicembre. Un impegno che è stato totalmente disatteso, ma ciò che risulta più grave è che dalle notizie che rimbalzano a livello nazionale non vi è alcun ruolo disegnato per lo stabilimento produttivo di Brindisi– spiega ancora Consales- Le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale riguardano le richieste garanzie ambientali e la tutela dei lavoratori della centrale. Abbiamo già manifestato, nel corso di un precedente incontro, la ferma volontà di non tollerare ulteriori prevaricazioni e soprusi nel nostro territorio ed è per questo che non ci accontentiamo più di semplici dichiarazioni generiche come quelle rilasciate dai vertici della A2A. Se Edipower vorrà continuare a produrre energia a Brindisi dovrà dimostrare con i fatti di essere pronta ad effettuare gli interventi di ambientalizzazione previsti nelle prescrizioni dell’autorizzazione AIA. In caso contrario, sono pronto a verificare ogni possibilità di chiusura della centrale, attraverso un’apposita ordinanza. Il tutto, a tutela della salute dei cittadini e degli interessi dei lavoratori. Sia chiaro anche – ha concluso Consales – che pure in presenza di una dismissione degli impianti, la società proprietaria dovrà pianificare con noi tutti gli interventi di rimozione dei gruppi di produzione e di bonifica delle aree interessate. Brindisi non sarà più in alcun modo terra di conquista per nessuno”.
Lu.Pez.
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