Consales ci prova e convoca le parti sociali per un nuovo accordo di sviluppo per Brindisi

BRINDISI- Un accordo di programma per lo sviluppo di Brindisi.  Il sindaco Mimmo Consales convoca le parti sociali per un confronto sui temi sui quali intervenire.  Consales invita tutti per il 30 luglio alle 9,30 a palazzo Nervegna, questo dopo  gli incontro di qualche giorno fa con il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi finalizzato a verificare la possibilità di sottoscrivere un Accordo di programma per lo sviluppo di Brindisi. Insomma un nuovo accordo per Brindisi, dopo che i precedenti sono rimasti quasi lettera morta.

“Si è trattato di una prima verifica finalizzata a stabilire se ci sono i presupposti per intervenire su problematiche che riguardano in maniera pressante la nostra città- scrive Consales alle parti sociali- e che possono essere sintetizzate negli investimenti industriali nei settori chimico, aeronautico ed aerospaziale ed energetico, negli interventi in campo ambientale (anche sulla base degli interventi già programmati per Micorosa e per l’area SIN), nella ulteriore valorizzazione delle potenzialità in campo infrastrutturale (a partire dal porto, dalle aree retroportuali e dalle altre strutture in campo trasportistico) e nel rilancio della Cittadella della Ricerca (come centro nevralgico di incontro tra le esigenze delle imprese ed il mondo della ricerca).

Il sindaco intende  coinvolgere  tutti gli attori territoriali . “Decideremo insieme- conclude il sindaco- come procedere (a partire da un successivo incontro con parlamentari e consiglieri regionali), anche in vista di ulteriori approfondimenti tematici che abbiamo concordato con i dirigenti del Ministero dello Sviluppo Economico e che vedranno coinvolti anche altri Ministeri e Invitalia (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa).”

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Ormai si sente nell’aria odore di “redde rationem” mentre si consuma su se stessa una delle più sciagurate amministrazioni che abbiano massacrato la nostra sfortunata città. E cosa si fa? Si cerca di estrarre un coniglio da un cappello ormai vuoto e sdrucito, proponendo fantasiosi e deliranti “accordi di programma”, quasi come se sapessero cosa voglia dire una espressione del genere. Quasi come chi che non sapendo mettere ordine nella gestione della propria nota della spesa al mercatino, voglia candidarsi ad amministrare una impresa con migliaia di dipendenti. Ma per cortesia!!!!! In una nazione dove non si investe più, dove le aziende chiudono e delocalizzano, dove l’emorragia di posti di lavoro è inarrestabile ( checchè ne dicano le panzane del regime), in una area ( quella del Sud) sprofondata ed abbandonata, preda di malgoverno ,incapacità e corruzione, si è costretti ad udire proclami da “comica finale”.Che patetici, fanno quasi tenerezza. E mi fermo qui che è meglio.

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