BRINDISI- Ieri nessuno aveva chiesto a Consales di illustrare al consiglio cosa stesse accadendo in merito alla nuova bufera giudiziaria che lo aveva travolto. Ma nella seduta di oggi i consiglieri Giovanni Brigante (ieri assente) e Riccardo Rossi hanno sollecitato la discussione in aula, hanno chiesto una discussione politica sulle ultime vicende e sul nuovo avviso di garanzia per riciclaggio e ricettazione ricevuto dal sindaco. Prima di trattare il bilancio quindi, gli interventi nell’aula Giulio Caiati si sono concentrati sul caso Consales. Il primo a parlare è stato proprio il sindaco che ha sottolineato l’incoerenza di molti che inviano sul suo cellulare messaggi di solidarietà e poi alla stampa riferiscono diversamente. Il primo cittadino ha fatto riferimento proprio a Giovanni Brigante (video). E poi ha ribadito per l’ennesima volta: “Non mi dimetto. Non faccio nessun passo indietro perché non lascio questa città al commissario. Perché sono convinto che dietro agli esposti vi sono i giochi e gli interessi di coloro che vogliono il commissariamento. Qui c’è un partito degli esposti, a Brindisi vuol vincere il partito del commissario. Io mi opporrò sino alla morte a queste politiche”.
Consales ripercorre i mesi della sua attività amministrativa: parla della fine delle continue proroghe a Monteco, niente più affidamenti diretti, sottolinea che la Nubile ha vinto la gara d’appalto per Autigno prima che lui diventasse sindaco. Il suo discorso è stato più volte interrotto dagli applausi della maggioranza.
Dopo di lui riprendono la parola i consiglieri comunali. Al termine della discussione il sindaco accoglie la proposta del consigliere Francesco Renna, convocare un tavolo politico per stabilire gli obiettivi da raggiungere e le priorità.
All’ora di pranzo si parte con la discussione del bilancio e degli emendamenti. Alle 18 i lavori sono ancora in corso, ma passa l’emendamento sull’indagine epidemiologica scomparsa da questo documento finanziario. I consiglieri votano all’unanimità lo stanziamento di 64mila euro nell’immediato e i restanti 36mila nel prossimo bilancio di previsione.
Lucia Portolano
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