FASANO- Approfondire i vari aspetti tecnico-normativi associati alla buona gestione della risorsa idrica ed in particolare trattare la gestione non facile delle acque depurate per la tutela dell’ambientale del sistema costiero, anche ai fini della salvaguardia dei settori economici e produttivi che dal mare traggono la loro risorsa primaria di sussistenza, questo l’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso il Convegno “La gestione delle acque depurate per la tutela ambientale del sistema costiero” organizzato, a Fasano il prossimo 5 giugno, dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea), con la co-operazione dell’Ordine dei geologi della Puglia, dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Brindisi e dell’Ordine dei chimici delle province di Lecce e Brindisi. L’evento, che ha avuto il patrocinio del comune di Fasano, della regione Puglia, dell’Agenzia regionale per la protezione e la ricerca ambientale (Arpa) Puglia, dell’Università degli studi di Bari e del Politecnico di Bari, vede intervenire esperti regionali e nazionali afferenti al mondo dell’accademia e degli enti pubblici coinvolti tutti nell’argomentare su di un tema, la qualità delle acque, che rappresenta una vera ipoteca per le politiche di sviluppo sostenibile di attività fondamentali per la regione Puglia (il turismo, la portualità, la pesca, l’acquacoltura, ecc). Il raggiungimento e il mantenimento dello stato di qualità “buono” delle acque marine è un argomento sul quale programmareattività di monitoraggio continuo. In questo, un ruolo importante è affidato all’Acquedotto Pugliese, Ente pubblico che eroga il Servizio idrico integrato a favore del Mezzogiorno e gestisce 184 depuratori con 268 milioni di mc di reflui trattati, 246 mila tons di fanghi prodotti, 16000 km di rete fognaria, 10 impianti di affinamento delle acque reflue ed altri 20 in progettazione. Altro ruolo importante per il monitoraggio della qualità delle acque lo riveste Arpa Puglia, che nell’ambito del monitoraggio dei corpi idrici marino-costieri pugliesi (WFD – 2000/60 CE) effettua il controllo di 39 corpi idrici attraverso 84 stazione, a seguire, nell’ambito del monitoraggio previsto per la Direttiva «Strategia Marina» gestisce 70 stazioni di monitoraggio, dalla linea di costa sino alle 12 miglia e, infine, nell’ambito del monitoraggio delle acque di balneazione coordina 676 stazioni costiere. Una giornata di approfondimento su un tema di grande attualità che prevede una visita tecnica conoscitiva al “Lago Forcatella” dove sono in atto, grazie al contributo della regione Puglia e dell’Amministrazione comunale di Fasano, importanti esperienze che aiutano a testimoniare come il recupero integrale delle risorse idriche, fino al riuso potabile delle acque depurate, può essere perseguito senza significativi aggravi di costi a carico dei servizi idrici ma solo elevando le motivazioni e ricorrendo alle migliori tecnologie, alla scienza, all’esperienza, alle buone pratiche e alla collaborazione dei cittadini. Un impianto quello di Fasano che sin dal 2006 produce e distribuisce in agricoltura circa 500000 mc/anno di acque di eccellente qualità, su un comprensorio irriguo di 1000 ettari attraverso una rete di 30 Km e che oggi, potenziato, consente di utilizzare le acque per alimentareil lago artificiale Forcatella, integrato al processo di trattamento, con le quote eccedenti di acque affinate che vengono disperse sul suolo attraverso trincee drenanti per la ricarica indiretta delleacque sotterranee e questo al fine di “costruire” una riserva idrica sul posto e contenere le dinamiche evolutive di intrusione salina. I lavori della mattina, moderati dalM. Dolores Fidelibus (DICATECh – Politecnico di Bari), saranno aperti dal Consigliere del Presidente della Giunta Regionale, Anna Maria Curcuruto, e chiusi dal Presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati.
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